Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2009

santo» - e dimostrano un comporta- mento gravemente scorretto della multinazionale, sia nel campo scienti- fico, che in quello del rispetto dei di- ritti umani e dell’ambiente, rasentan- do una nuova forma di colonialismo. MC / SPORCOMONDO Come se non bastasse, sono state di- mostrate fortissime ingerenze a livel- lo di agenzie di controllo, come la Fda ( Food andDrug Administration ), solo per citarne una, e di governi,per l’ot- tenimento di leggi, che favoriscano la produzione e la commer- cializzazione, ma soprat- tutto l’imposizione dei diritti di proprietà intellettuale, che obbligano tutti gli ac- quirenti dei semi Ogm a pa- gare royalties sempre più o- nerose all’azienda. Inoltre, chi acquista i semi transge- nici deve firmare un con- tratto, che gli impedisce di conservare una certa parte dei semi, per le successive semine,ma deve riacquistare ogni anno nuova semen- za, pena il pagamento (salatissimo) dei danni all’azienda.Addirittura ven- gono citati in giudizio coloro, nei cui terreni sono state trovate piante Ogm, che possono derivare dai semi lasciati in campo,durante il raccolto precedente, oppure da semi portati dai campi confinanti,dal vento o dai volatili. Improvvisamente i coltivatori possono vedere arrivare, nei propri terreni,gli ispettori Monsanto, che fanno prelievi di piante, senza chie- dere alcun permesso ai proprietari, al fine di denunciarli in caso di «dolo», cioè della presenza, anche del tutto accidentale (e soprattutto involonta- ria) di piante sottoposte a brevetto. È già anche capitato che gli ispettori in questione abbiano prodotto prove false,per denunciare gli agricoltori. Monsanto e Fda: il meccani- smo delle «porte girevoli» Attualmente, in varie parti del mon- do (Stati Uniti,Canada,Argentina, In- dia, ecc.) sonomigliaia le cause inten- tate agli agricoltori,dall’azienda, che è riuscita ad imporre le sue regole a li- vello globale,grazie al fatto che ha piazzato uomini di sua fiducia, in posti strategici, come agenzie governative, ad esempio la Fda,dove personaggi in posizione apicale sono stati prima alle dipendenze dellaMonsanto e/o viceversa.Una prova di tutto ciò è la recentissima nomina,da parte dell’at- tuale presidente degli Stati Uniti Ba- rack Obama di uno dei vicepresidenti dellaMonsanto, l’avvocatoMichael Taylor, a capo del Food SafetyWorking Group («Gruppo di lavoro per l’igiene degli alimenti»).Questo personaggio è stato anche,a più riprese, consulen- te della Fda e, in tale veste,è stato e- stensore dei regolamenti della Fda sulle etichette alimentari, cioè, in pra- tica i regolamenti, che vietano di ri- MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 19 • 1973: produzione «in vitro» della primamolecola chimerica di Dna. • 1974: realizzazione del primo plasmide sintetico, per condurre esperimenti sul clonaggio del Dna nei batteri. • F INE ANNI ’80: vengono prodotte sementi e piante Ogm,principalmente soia, mais, cotone e riso.Tali piante vengono dette «ingegnerizzate».Contempora- neamente inizia il dibattito sull’opportunità dell’introduzione deliberata di OGMnegli ambienti non controllati, cioè fuori dalle serre e dai laboratori. • 1992: «Convenzione sulladiversitàbiologica»,un trattato internazionale ra- tificato al fine di tutelare la biodiversità, l’utilizzazione durevole dei suoi ele- menti e la ripartizione giusta dei vantaggi derivanti dallo sfruttamento delle risorse genetiche. Tale Convenzione è stata proposta durante la Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo,di Rio de Janeiro. • 1994: vengono commercializzati i primi prodotti agroalimentari genetica- mentemodificati. • 1999: pubblicazione su Nature (vol. 399, 20maggio 1999) di una comunica- zione scientifica dell’entomologo John Losey della Cornell University, che ac- cusa lecoltivazioni dimais transgenicocontenente la tossinaBtdel Bacillus tu- ringensis di provocaregravi danni allepopolazioni di farfallemonarca ( Danaus plexippus ). • G ENNAIO 2000: viene proposto alla firma il Protocollo di Cartagena sulla bio- sicurezza. • M AGGIO 2002: 20 paesi del mondo hanno ratificato l’accordo,ma ne occorre- ranno 50,perché il Protocollo entri in vigore. • 11 SETTEMBRE 2003: entra in vigore il «Protocollo di Cartagena», ratificato da 57 Paesi. • M ARZO 2004: il Protocollo viene ratificato anche dall’Italia. Dal «vitro» alle «piante ingegnerizzate», breve storia degli Ogm Un laboratorio dell’Istituto agrario di S.Michele all’Adige (Iasma), Trento.

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