Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2009
16 MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 LA QUESTIONE OGM molti stati europei, Italia compresa, nonché la tipologia delle aziende a- gricole europee, spesso di piccole di- mensioni ed a conduzione familiare. Si sta, in pratica, cercando di portare avanti il discorso della coesistenza tra coltivazioni Ogme non,ma sarebbe opportuno,prima di legiferare, valu- tare con estrema attenzione l’espe- rienza di altri Paesi,dove la coesisten- za tra queste coltivazioni è già stata attuata.Negli Stati Uniti, ad esempio, il mais transgenico ha ormai inquina- to il 98%di tutto il mais prodotto nel Paese. La stessa cosa è capitata in Messico,dove, tra l’altro, sono state inquinate da Ogm anche le «cultivar» di mais originario,protette con estre- ma cura. In Spagna, l’Università di Barcellona ha condotto ricerche, al termine delle quali è stata dichiarata l’impossibilità di coesistenza tra colti- vazioni Ogme non. I contadini indiani e il «coto- ne Bt» dellaMonsanto Il fenomeno della contaminazione genetica, che consiste nel passaggio delle caratteristiche genetiche degli Ogm alle varietà non Ogm, è partico- larmente grave, se si considera il fatto che tale passaggio non interessa solo piante della stessa specie,ma spesso anche di specie diversa, tra cui erbe infestanti, che in tal modo acquisisco- no la stessa resistenza agli insetti o a- gli erbicidi dell’Ogmdi partenza. Questo fenomeno sta comportando, inmolti paesi, l’uso di quantità sem- pre più elevate di diserbanti,pesti- cidi e insetticidi , cioè esattamente il contrario di ciò che si voleva ottenere utilizzando gli Ogm (e di ciò che veni- va pubblicizzato dallemultinazionali produttrici di Ogm).Purtroppo ci so- no anche dei risvolti drammatici, co- me conseguenza di tutto ciò. In India, dall’avvento delle colture Ogmed in particolare di quella di una varietà di cotone transgenico della Monsanto, ci sono almeno tre suicidi al giorno tra gli agricoltori. Si parla finora di Sopra: campo Ogm della multinazionale tedesca Basf. A lato: un campo trattato con «Roundup Ready2» della Monsanto. Sotto: erbicida «Avadex». Accanto: agricoltori brasiliani protestano contro la multinazionale Usa.
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