Missioni Consolata - Settembre 2009
BURUNDI 50 MC SETTEMBRE 2009 cendo anche un censimento degli albini viventi sul territorio.Questo per poter meglio assicurare la loro sicurezza. Rapidamente gli omicidi sono di- minuiti, ma con l’effetto di trasferirsi nel vicino Burundi, a cominciare dal- le province di frontiera (Ruyigi, Cankuzo e Muyinga). È in questomodo che cominciò il misterioso e macabro «commercio». Dopo aver sgozzato o pugnalato la vittima, i criminali ne amputano gli arti e ne prendono il sangue. Il bottino dei malfattori è venduto inTanzania a somme colossali, come 600 milioni di franchi (circa 400mila euro) per il corpo di un albino. CRISI DI VALORI? Secondo l’onorevole François Bizi- mana, deputato dell’East African Community, queste pratiche si ag- giungono ad altre già in uso in Bu- rundi. Il tutto è segnale di una reale crisi di valori che sta attraversando il paese: «La povertà non può in nes- sun caso essere presa come fattore esplicativo di questo fenomeno, si tratta piuttosto d’ignoranza». I sostenitori di queste pratiche di stregoneria si nascondono dietro la miseria per giustificarle,ma in realtà approfittano dell’ignoranza delle persone. La lega Iteka, associazione burun- dese per la difesa dei diritti umani, nel suo ultimo rapporto (2008) ha denunciato energicamente questo fenomeno che tende a prendere una ampiezza inquietante.Allo stes- so tempo Iteka critica la passività della quale fanno prova le autorità amministrative per contrastarlo. Gli attivisti aggiungono che questi omicidi premeditati sono un attacco a ogni diritto alla vita e al fatto che tutti gli uomini nascono liberi e u- guali. L’assistenza degli albini che lascia- no le loro famiglie per cercare luo- ghi più sicuri nelle città sembra es- sere un compito difficile. Le autorità amministrative non vogliono affron- tare il problema inmodo radicale. I costi della casa per 25 albini rag- gruppati a Sanzu saranno forniti dal- l’associazione Asf. Il procuratore del- la repubblica a Ruyigi,Nicodeme Gahimbare, si è impegnato a fornire a questi sfollati viveri e protezione per mezzo di poliziotti. Ma il raggruppamento di albini in un posto più omeno sicuro è come Sopra: gruppo di bambini albini burundesi ospitati in una località protetta per evitare che diventino vittime del macabro commercio.
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