Missioni Consolata - Settembre 2009

DOSSIER 32 MC SETTEMBRE 2009 M oussa Tchangari è un uomo corpulento, con lo sguardo sincero. È molto indaffarato ma altrettanto disponibile. Entriamo nel suo ufficio senza troppi appun- tamenti e lui lascia tutto per acco- glierci. Siamo nella sede di Alternative espaces citoyens (Asc, Alternativa spazi di cittadinanza, www.alternative.ne ) , un’associazio- ne che lavora nel campo dell’educa- zione alla cittadinanza, la promozio- ne diritti umani e dell’auto-organiz- zazione dei gruppi di base. QUEI FAVOLOSI ANNI ‘90 Ma facciamo un passo indietro. Negli anni ’90, dopo il famoso di- scorso del presidente francese François Mitterand (20 giugno 1990, noto come discorso de la Baule), l’Africa francofona è in fermento. Si respira un vento di cambiamento e di cammino verso la democrazia. In Niger un gruppo di studenti uni- versitari militanti per i diritti umani e per la svolta democratica, fonda a Niamey una cooperativa, che defini- sce «mediatica e culturale». Subito si caratterizza per la scelta dell’utiliz- zo dei mezzi di comunicazione co- me strumenti principali. Nel 1994 il gruppo crea un gior- nale, che si chiama «Alternative», e ancor oggi è pubblicato due volte al mese. «È un mezzo molto importan- te di partecipare al dibattito della so- cietà su un certo numero di questio- ni» spiega Moussa Tchangari, uno dei leader di allora, oggi segretario generale di Alternative . «Eravamo studenti e volevamo poterci espri- mere e portare il nostro contributo al dibattito. Al tempo stesso l’obiettivo era sostenere le lotte sociali e politi- che nel nostro paese nell’ottica di una vera trasformazione». Per molti anni concentrarono le lo- ro energie sul giornale. Erano volon- tari e anzi, si auto tassavano per pa- gare le spese: «Eravamo pronti a su- bire tutti i sacrifici necessari per poter fare il giornale». LA SVOLTA: ARRIVANO LE ONDE Qualche anno dopo il gruppo si rende conto che incarna una corren- te importante in seno all’opinione pubblica e decide di offrire un qua- dro diverso, più aperto, a quelli che condividono le loro idee. Nasce così Alternative espaces citoyens , rico- nosciuta nel 2001 come associazio- ne, e con lei la radio associativa: «Ra- dio Alternative». Tchangari: «Abbiamo deciso di lanciarci nella radio, con la creazio- ne di una stazione qui a Niamey. Fa- ceva già parte dei nostri progetti». La visione sulla comunicazione sociale Sono un gruppo di intellettuali nigerini. All’università fondano un giornale, che diventa uno dei più letti. Poi si accorgono della potenza della radio. Nel 2001 nasce la prima Radio «Alternative», seguita quest’anno dalla seconda. La loro missione è educare alla cittadinanza attiva. E lo fanno ogni giorno, non senza problemi. di Marco Bello, da Niamey (Niger) iger N LA DEMOCRAZIA NON PUÒ ATTENDERE Radio «Alternative» A sinistra: Moussa Tchangari, nel suo ufficio a Niamey. Pagina a fianco: lo studio «Che Gue- vara» di Radio «Alternative»,quartie- re Poudrière , sempre a Niamey .

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