Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2009
MISSIONI CONSOLATA MC LUGLIO-AGOSTO 2009 45 S ono i rivoluzionari d’Israele. Pochi ma coraggiosi, e so- prattutto nonviolenti, «Pacifi- sti» con la maiuscola: sono le sva- riate centinaia di cittadini israelia- ni, in gran parte giovani, che hanno deciso di rifiutare il servi- zio militare obbligatorio del pro- prio paese. Si chiamano refusenik , e si battono per uno scopo ben preciso: evitare di combattere lad- dove lo scopo non è più «difende- re la patria», ma «attaccare la po- polazione palestinese», ovvero nei Territori occupati, dove lo stato di Israele si è insediato dalla sua na- scita, nel maggio 1948. Quindi non rifiutano in toto le ar- mi e la divisa di Tsahal (l’esercito israeliano, chiamato anche Idf, acronimo di Israeli defense forces ), questi obiettori di coscienza sui ge- neris: piuttosto, esercitano il loro patriottismo prendendo le distan- ze da quelle che considerano pra- tiche oppressive: l’invasione di vil- laggi palestinesi per scopi militari, ma soprattutto la continua avan- zata delle colonie israeliane. Tali insediamenti, sempre più grandi e numerosi (a fine 2008 erano 121, per 2.600 unità abita- tive e mezzo milione di abitanti), stanno via via erodendo il Territo- rio della Palestina originaria, oggi ridotta al 22% rispetto a 61 anni fa: quando, oltre alla fondazione di Israele, avveniva quella che viene definita da molti la nakba , la «ca- tastrofe», termine arabo che si ri- Refusenik : obiettori di coscienza israeliani IL CORAGGIO DI DIRE «NO» Più di 700militari dell’esercito israeliano, arruolati e riservisti, hanno scelto di rifiutarsi di prestare servizio nei territori palestinesi occupati e obbedire a ordini di natura repressiva e aggressiva contro civili: una scelta pagata con umiliazioni e carcere. Un segno profetico da fare conoscere e sostenere, anche se in patria non gode di molta considerazione. di Daniele Biella Betlemme, un significativomurale di Banksy contro la guerra e il muro di separazione costruito dal governo israeliano nei Territori occupati.
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