Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2009
DOSSIER 42 MC LUGLIO-AGOSTO 2009 te, in mezz’ora, ben 200 persone. Il totale delle vittime, su tutta la Striscia, è di 1.366, di cui 430 bam- bini e 111 donne, ovvero il 40% dei morti. I feriti sono 5.360, di cui 1.870 bambini e 800 donne. An- che qui, donne e bambini costitui- scono il 50% del bilancio comples- sivo. Il resto sono civili maschi adulti, e una minima parte di com- battenti. Nonostante i tanti aiuti ricevuti da tutto il mondo, ci mancanomol- te attrezzature per la cura del can- cro e diagnostiche, di cui Israele impedisce l’entrata nella Striscia». Armi di distruzione di massa «Nel primo attacco contro i civi- li - continua il dott. Ashur - sono state usate armi Dime 3 . Tutti i feri- ti portati in ospedale presentava- no arti amputati. Inoltre, molti ave- vano gravi ferite, una colorazione della pelle sospetta. Un altro ele- mento che dimostra l’uso di armi non convenzionali è il fatto che gli alberi, intorno alle aree colpite, non sono stati distrutti. Le bombe non hanno avuto effetti sul pavi- mento, sul selciato, ma solo sui corpi, sulla massa corporea». Usciamo dall’ospedaleash-Shifa, e, attraversata la strada piena di auto, ci troviamo di fronte alle ma- cerie dell’omonimamoschea, com- pletamente distrutta. I bombardamenti riprendono. Nel pomeriggio, ci fermeremo qualche ora a scrivere nel bel giar- dino dell’HotelMarna, nel centro di Gaza City. A lavorare, seduti ad al- tri tavoli, ci sono alcuni giornalisti stranieri. In giro per la città ci so- no un reporter di Rai3 4 e una gior- nalista di un’agenzia stampa ita- liana. Per il resto, oltre a noi, sem- bra non ci siano altri cronisti italiani. Sono le 16, quando Israele ri- prende a bombardare la Striscia. Il giardino dell’hotel è scosso da un sussulto. Pochi istanti dopo, sen- tiamo nel cielo il macabro sorvolo degli F16. Sarà l’inizio di una nuo- va serie di attacchi contro diverse aree della Striscia, sebbene, per il momento, non segni l’avvio di una nuova guerra. S i chiudono le porte dell’infer- no di Gaza. Il nostro «per- messo» di visita alla prigione di Gaza è scaduto. Lunedì 2 feb- braio faremo ritorno in Egitto. Alle spalle ci lasciamo 1,5 milioni di persone intrappolate nella più grande prigione del mondo. All’in- terno, rimangono i nostri amici, i nostri colleghi, i nostri fratelli e so- relle, abbandonati dai governi del mondo civile e democratico. ■ NOTE 1 - « War crime », crimine di guerra, così un soldato di Tsahal definisce ciò che ha compiuto Israele in Gaza (cf: You- Tube - Israeli Soldier Speaks on BBC ; www.youtube.com/watch?v=em2JB6eysQo; Gaza war crimes accusations start to haunt Israel in: www.americantaskforce.org/in_media/mm/hussein_ibi- sh/2009/03/26/1238040000; Israel troops admit Gaza abuses in: news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7952603.stm. 2 - Informazione errata: Hamas ha rispettato i sei mesi di tregua pattuita con Israele. Quest’ultimo, invece, l’ha vio- lata quotidianamente, colpendo cittadini, pescatori e contadini della Striscia, e non solo i combattenti della resisten- za. Ciò che ha fatto riprendere il lancio di razzi palestinesi è stato un attacco israeliano, il 4 novembre 2008, che ha provocato 6 morti tra i combattenti di Hamas. Così scrive su Le Monde Diplomatique del 21 marzo 2009, Richard Falk, osservatore Onu per i diritti umani nei territori palestinesi: «Questo modo di descrivere il ricorso israeliano al- la forza ignora il problema fondamentale: gli attacchi, in termini legali, sono stati “difensivi”?». E continua: «Un’in- chiesta sulle circostanze mostra un’assenza di ogni tipo di necessità difensiva: un cessate il fuoco temporaneo tra Israele e Hamas effettivo dal 19 luglio 2008 aveva ridotto virtualmente a zero le violenze ai confini; Hamas ha of- ferto di estendere il cessate il fuoco anche per un periodo di dieci anni; la rottura della tregua non è principalmen- te il risultato del lancio dei razzi da parte di Hamas, ma è conseguenza, soprattutto, dell’attacco aereo israeliano del 4 novembre, che ha ucciso sei combattenti di Hamas a Gaza». http://mondediplo.com/2009/03/03warcrimes. Parlando alla NBC, a gennaio, Jimmy Carter ha affermato che Hamas aveva aderito pienamente ai termini di una tregua ufficiosa di sei mesi prima dello scoppio della guerra di Gaza. 3 - Dime: Dense Inert Metal Explosive . Si tratta di bombe che quando esplodono producono tanti frammenti. Nel- l’esplosione viene diffusa della polvere di tungsteno caricata di energia che brucia e distrugge tutto nel raggio di diversi metri. 4 - In quei giorni, Manolo Luppichini stava documentando per la trasmissione Presa Diretta, di Rai3, il disastro di Gaza: www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-643fc766-f033-43dd-bed1-8d8054a5ff95.html?p=0; www.presadiretta.rai.it/category/0 ,1067207,1067208-1084428,00.html. Effetti del bombardamento: sopra, un’ambulanza distrutta; sotto, un ragazzo ferito ricoverato nell’ospedale di Shifa.
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