Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2009
DOSSIER 38 MC LUGLIO-AGOSTO 2009 Nuseirat è dislocata nei pressi di Deir al-Balah, nella regione centra- le: fermiamo l’auto davanti a una barriera di lamiera. C’è scritto: «Centro di polizia di Nuseirat»; ma di quella che fino a poche settima- na fa era una caserma rimangono solo i blocchi di cemento fracassa- ti dai missili israeliani e crollati so- pra i poliziotti che vi prestavano servizio. I morti sono stati 70, tut- ti giovani fatti a pezzi dall’esplo- sione o schiacciati da pesanti la- stroni. «Missili contro covo di terroristi» hanno tuonato i nostri media. In realtà, si trattava degli omologhi dei nostri vigili urbani. Molti di lo- ro, con ogni probabilità, non era- no né di Hamas né di Fatah né di altri partiti. Proseguiamo il viaggio dell’orro- re lungo la strada Salah ed-Din, che collega l’intera, piccola, Striscia: a destra e a sinistra scorrono citta- dine, campi profughi, terreni agri- coli. Nulla è stato risparmiato dal- la furia devastatrice dell’artiglieria e dell’aviazione israeliane: intere palazzine, edifici di 15-18 piani, aziende, serre, completamente di- strutti. Sotto quei massi scagliati qua e là dalla forza delle bombe, i soccorritori hanno estratto intere famiglie massacrate. Cittadini co- muni. Non terroristi. I crateri lasciati dai missili sono ovunque: nei villaggi, nei terreni, nelle strade. Neanche le scuole sono state ri- sparmiate. Entriamo nel cortile di un complesso scolastico costruito dall’Unrwa, l’Agenzia delle Nazio- ni Unite per i Rifugiati. I bombar- damenti hanno sventrato intere aule, distrutto edifici. I ragazzi ora fanno lezione all’aperto. Ritorniamo a Khan Younes: sia- mo ospiti di un albergo della Mez- zaluna Rossa palestinese. È un’am- pia costruzione di nove piani, con centinaia di stanze, molte delle quali destinate a famiglie rimaste senza tetto. Siamo subito colpiti da un parti- colare, banale e scontato in altre occasioni: nei bagni ci sono asciu- gamani puliti, sapone e shampoo confezionati. Come in un qualsia- si hotel. Solo che non siamo in un qualsiasi hotel, ma in una sorta di Una scuola distrutta dai bombardamenti. Ospedale al-Quds bombardato.
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