Missioni Consolata - Giugno 2009

72 MC GIUGNO 2009 stinzione di popolo, lingue, tribù e nazioni (cf Ap 7,9). Tro- viamo pertanto qui un primo velato accenno all’alleanza del monte Sinai che svilupperemo più avanti perché inti- mamente connesso con il racconto delle nozze di Cana. I due segni di Cana (nozze e guarigione) sono in rela- zione tra loro e non solo perché avvengono nello stesso luogo, ma perché è lo stesso autore che li collega anche dal punto di vista letterario. Infatti se guardiamo lo sche- ma, nella sezione «2,1-4,59: I primi due segni ovvero da Cana a Cana», vediamo subito un procedimento circola- re o come si suole dire a «chiasmo», cioè a incrocio, dove al 1° punto corrisponde l’ultimo, al 2° il penultimo, al 3° il terzultimo e via di seguito fino a un incrocio che costi- tuisce la parte centrale comune. D A C ANA AL MONTE S INAI Il punto centrale della sezione che comprende i «due segni di Cana» è un duplice dialogo : il primo quello con Nicodemo riguarda la nuova nascita nello Spirito, men- tre il secondo comprende quello di Giovanni Battista con i discepoli sulla identità del Cristo, quasi a dire che per conoscere il Cristo e incontrarlo è necessario «rinascere dallo Spirito Santo». Non basta fare una passeggiata per andare a trovare Gesù, bisogna stare dalla parte dello Spirito, cioè dall’alto, per potere diventare discepoli del messia (cf Gv 3,3). I due segni di Cana sono una forma di preparazione perché pongono le condizioni per accedere alla nuova ri- velazione. Sul monte Sinai Dio rivelò il suo «Nome, Yhwh» e lo affidò a Israele perché lo custodisse e lo testimonias- se nel mondo. A Cana Gesù manifesta la sua gloria, rive- landosi a Israele e a tutte le genti, per riproporre all’u- manità il disegno originario della creazione: una sola fa- miglia, un solo popolo, un solo Dio creatore. Il racconto delle nozze, cioè il 1° segno di Cana, è dunque il punto di partenza di questo nuovo processo di rinnovamento della creazione intera, mentre la gua- rigione dalla morte del figlio del funzionario pagano, cioè il 2° segno di Cana, è il punto di arrivo: nelle noz- ze di Cana si riprende il tema del Monte Sinai, che fon- da l’identità attraverso la Legge (le regole), mentre nel segno della guarigione, troviamo il germe della nuova creazione e della nuova vita che risorge, nonostante A- damo: se il peccato di Adam consistette nel rifiutare di somigliare al Lògos , cioè al Figlio, ora il Figlio, il nuovo Adam, accetta di riflettere in sé il volto del Padre e di es- sergli obbediente, anche fino alla morte, anche oltre la morte (cf Fil 2,8-11). Di seguito lo schema generale del vangelo di Giovanni, proposto da Frédéric Manns in una nostra traduzione dal francese e con qualche modifica da noi apportata: S TRUTTURA DEL V ANGELO DI G IOVANNI 1,1-51: Introduzione: 1,1-18: prologo 1,19-51: vocazione dei discepoli 2,1-4,59: I due primi segni ovvero da Cana a Cana: a) 2,11-12: 1° segno: manifestazione della gloria ai Giu- dei a Cana b) 2,13-25: il segno del tempio e l'annuncio del nuo- vo tempio c) 3,1-21: dialogo con Nicodemo: rinascita dall’acqua e dallo Spirito c’) 3,22-36: dialogo di Giovanni Battista con i suoi di- scepoli b’) 4,1-42: dialogo con la Samaritana sul nuovo culto a’) 4,43-51: 2° segno: manifestazione della gloria ai pa- gani a Cana 5,1-6,71: Due segni ovvero da Gerusalemme a Cafarnao: 5,1-15: guarigione del paralitico 5,16-47: discorsi 6,1-15: moltiplicazione dei pani 6,16-25: transizione 6,26-71: discorso sul pane di vita 7,1-10,42: Dalla festa delle Tende alla festa della De- dicazione: 7,1-53; 8,12-59: festa delle Tende [8,1-11: adultera: ag- giunta] 9,1-41: guarigione del cieco nato 10,1-21: Gesù bel pastore e porta delle pecore 10,22-42: l'identità del Cristo 11,1-12,50: Da Betania a Gerusalemme: 11,1-57: resurrezione di Lazzaro 12,1-11: unzione di Betania 12,12-18: ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme 12,20-36: Annuncio della glorificazione attraverso la morte 12,37-50: Conclusione 13,1-17,26: Discorsi di addio: a) 13,1-38: lavanda dei piedi b) 14,1-31: primo discorso di addio c) 15,1-17: la vite e i tralci c’) 15,18-16, 4: persecuzione dei discepoli b’) 16,5-33: secondo discorso di addio a’) 17,1-26: preghiera di Gesù 18,1-20,29: Passione e risurrezione: a) 18,1-14: arresto al giardino b) 18, 28-19,16b: processo davanti a Pilato a’) 19, 16c-42: morte e sepoltura di Gesù c) 20,1-18: Pietro e il discepolo al sepolcro. Appari- zione a Maria Veduta del monte Sinai.

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