Missioni Consolata - Giugno 2009
lo, schierandoci dalla par- te dei poveri e degli op- pressi, sull’esempio di Cristo Gesù e non di mio- pi ideologie politiche. In fatto di «patriotti- smo», come cristiani, e ancora più comemissio- nari, riteniamo che «ogni terra è nostra patria e o- gni patria è terra stranie- ra» ( Lettera a Diogneto 5). Circa la «malafede» sulla criminalità degli stranieri, la invitiamo a rileggere l’articolo citato: si dice chiaro che agli «immigrati clandestini sono attribuiti i 4/5 (quattro quinti) dei crimi- ni commessi da stranieri presenti sul nostro terri- torio, mentre c’è quasi parità tra italiani e «stra- nieri che hanno regolato la loro posizione». Consolata . E speriamo che continui, nonostante la nostra «malafede bo- nista e antipatriottica». Nell’editoriale citato, co- me in tutti gli articoli pubblicati sulla nostra ri- vista, cerchiamo di legge- re (e aiutare a leggere) la realtà alla luce del vange- redazione@rivistamissioniconsolata.it MC GIUGNO 2009 7 C ari missionari , la questione delle impronte digitali da prendere ai piccoli rom(cfr.M.C. 2/2009p.6) comequel- la dell’obbligo di denuncia dei clandestini da parte dei me- dici curanti, come quella dell’indulto, come quella delle «ronde», sta creando all’interno del mondo cattolico l’en- nesima spaccaturaequestoèunmaleperché,anchedi fron- te a questo tipo di problemi, i cattolici dovrebbero compat- tarsi non dividersi. Non ce la sentiamo di sposare le tesi della dottoressa Be- nedettaRossi di Bologna?D’accordo,maqualchegrossa re- sponsabilità la culturadi «sinistra»,della «tolleranza» o «pro- gressista» ce l’ha, e io sono convinto che riconoscere que- sto sia nell’interesse della stessa sinistra. A tutte lepersone chehanno tuonatoe continuanoa tuo- nare contro le decisioni del governo Berlusconi in materia di immigrazione, sicurezza, lotta alla clandestinità e soprat- tutto lotta alle scarcerazioni facili, vorrei domandare: siete sicuri che sia di sinistra difendere a oltranza i giudici,anchequelli che sonoma- nifestamente compiacenti verso mafia, camorra e n’drangheta, an- che quelli che impiegano otto an- ni a scrivere una sentenza, anche quelli che concedono arresti do- miciliari, libertà vigilata, affida- mentoai servizi sociali agli stupra- tori, ai lanciatori di massi dai ca- valcavia, ai serial killer , a chi brucia i clochard per «battere la noia», a chi si mette alla guida dopo aver tracannato alcol e droghe a più non posso, a chi non esita a fracassare le ossa alla vecchietta di novant’anni per mette- re le mani su 400 euro di pensione? Vi sentitedavvero tanto «progressisti»,tanto «aperti»,tan- to «democratici» quando gridate allo scandalo per le pene contenute inflitte al tabaccaio o al gioielliere che spara do- po essere stato minacciato, ricattato, percosso, rapinato, ri- dicolizzato per la seconda, quarta, ottava, sedicesima volta da delinquenti incalliti, pluripregiudicati e pluriscarcerati, e tacete, o addirittura cercate di screditare, chi rifiuta di tace- re quando un giudice, in nome di una delirante concezione della laicità dello stato,esige la rimozione - altrimenti non ci metterà piede e non lavorerà,pur continuando a percepire il suo stipendio - non crocifisso dalle aule del tribunale? Vi sentiteveramente continuatori della tradizionedelMo- vimento operaio emagari anche interpreti dello spirito del Concilio Vaticano II, quando vi trincerate dietro slogan co- me «il carcere non serve», «il carcere è inutile, anzi contro- producente», «bisogna prevenire e integrare,non reprime- re»? E se invece fosse proprio una giusta ed equilibrata a- zione repressiva ciò che manca per dare credibilità ed effi- cacia ai programmi di educazione e prevenzione del crimi- ne? E poi, se alcuni luoghi di detenzione sono da tutti riconosciuti come «carceri-modello», perché non dovreb- bero diventarlo anche gli altri? E voi, cari amici di Pdl, della Lega Nord e della Nuova de- mocrazia cristiana, se è vero come è vero che servono nuove carceri, costruitele e fate entrare in funzione quelle già costruite, ma non ancora operative a causa delle solite pastoie burocratiche. Se ci sono dei giudici che continuano, con ripugnante di- sinvoltura, a lasciare o rimettere in libertà i più spietati tra i criminali - italiani e stranieri - provvedetealla loro immediata rimozione e fate in modo che a prendere il loro posto siano perso- ne leali, corrette, responsabili che il loro posto se lo sono guadagnato onestamente, senza frodare, senza truffare,senza corrompere,senza ri- cattare. Smettete di prendervela con il «disfattismo e l’immobilismo di si- nistra» e contro lo «statalismo di stampo comunista», perché dopo gli ultimi responsi delle urne, que- ste scuse non tengono più.Se ci so- nodei problemi all’internodellavo- stra coalizione, risolveteli, ma pian- tatela di dare la colpa dell’inefficienza del nostro sistema giudiziario, ai verdi, ai vetero marxisti, ai no global , perché queste forze sono state sfiduciate dall’elettorato, in Parla- mento non hanno neppure un rappresentante, quindi non hanno alcuna possibilità di opporsi alle vostre decisioni odi ostacolare i vostri progetti. Piantatela anche con la storia dei clandestini che devono essere «tutti espulsi»,mentre chi viene a lavorare seriamen- te deve essere accolto a braccia aperte, perché non tutti i clandestini sono criminali e non tutti gli stranieri - come del resto gli italiani - con un regolare contratto di lavoro sono personebraveeoneste; al contrario,le cronache semprepiù spesso ci presentano i casi di spacciatori, ladri, teppisti, stu- pratori, assassini, che nel posto di lavoro avevano sempre dato prova di serietà, competenza ed efficienza... Vi ringrazio per l’attenzione. Bartolomeo Ghigri Fano (PU) D ESTRA E SINISTRA ... PIANTATELA !
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