Missioni Consolata - Giugno 2009

62 MC GIUGNO 2009 C ooperazione internazionale, diritto alla salute, salute globa- le, aiuti allo sviluppo, sistemi sanitari, quadro delle malattie, strate- gie, analisi critiche, possibili strade. Sono alcuni degli argomenti e degli spunti di riflessione che trovano spazio nelle oltre 350 pagine del 3° Rappor- to dell’Osservatorio italiano sulla salu- te globale ( Salute globale e aiuti allo sviluppo. Diritti, ideologie, inganni, Edizioni ETS, Pisa 2008). «L’aiuto allo sviluppo in campo sani- tario dovrebbe intervenire per fare fronte alle impressionanti disegua- glianze “globali” nella salute», si legge nelle prime righe della prefazione al volume. Diseguaglianze cui era stato dedicato il secondo Rapporto dell’Os- servatorio italiano sulla salute globale e che trovano nuovamente spazio in questo terzo libro, dando un significa- to, rappresentando un obiettivo (la loro eliminazione) e impregnando i diversi aspetti dell’aiuto allo sviluppo e della situazione sanitaria mondiale, questa volta protagonisti del volume. LO SGUARDO ALLA STORIA PER CAPIRE L’Osservatorio italiano sulla salute globale (Oisg, http://www.saluteglo - bale.it ) è una rete di operatori e ricer- catori che promuove il diritto alla salu- te a livello globale e fornisce strumen- ti di analisi e valutazione, quali, per esempio, i rapporti pubblicati periodi- camente. Già nella prefazione al terzo Rapporto, a firma di Gavino Maciocco (Dipartimento di Sanità Pubblica, Uni- versità di Firenze) e Adriano Cattaneo (Istituto per l’Infanzia Burlo Garofolo, Trieste), vengono toccati diversi aspet- ti della salute mondiale e proposti ele- menti di stimolo alla riflessione, grazie anche a una veloce panoramica storica della situazione sanitaria nel mondo. Questo a partire dal 1978, anno del- la Dichiarazione di Alma Ata, docu- mento che, «sottoscritto da quasi tutti Come sta Fatou? Vaccinazione anti-polio in Etiopia. INTERROGARSI SULL’AIUTO i paesi del mondo, segnava una svolta per le politiche sanitarie globali». Una svolta che avrebbe dovuto portare a buon fine l’impegno per una salute accettabile per tutti, con una scadenza prefissata e ben precisa (il 2000), con un risultato definito raggiungibile. Così non è stato e, a 30 anni da tale Dichiarazione, il terzo Rapporto del- l’Oisg traccia un quadro della situazio- ne sanitaria e cooperazione in ambito sanitario; un quadro che, nelle speran- ze di quel documento di Alma Ata, avrebbe dovuto essere assai diverso e già da qualche anno: «Così, se nel 1978 appariva realistico l’obiettivo di garan- tire entro l’anno 2000 a tutti gli abi- tanti del pianeta il libero accesso ai servizi sanitari essenziali, poco tempo dopo ciò divenne un semplice mirag- gio per almeno l’80% della popolazio- ne mondiale», scrivono ancora Macioc- co e Cattaneo. Ecco quindi che lo sguardo sul pas- sato è di stimolo a muovere passi effi- caci e adeguati da subito e a program- mare il futuro. Non dunque, scorrendo i diversi capitoli del Rapporto, una car- rellata disfattista della situazione attuale di salute globale e degli inter- venti di aiuto allo sviluppo posti in atto nel corso degli anni, ma un invito a conoscere la realtà del passato e quel- la presente e ad agire senza aspettare. «Il destino di molte delle inaccettabi- li diseguaglianze nella salute globale, e dei sistemi sociali e sanitari che le sostengono, dipenderà dalle politiche che adotteranno negli anni a venire i paesi ad alto reddito» si legge ancora nella prefazione che, a partire da un articolo pubblicato sulla rivista medica Lancet (Stckler D, McKee M. Five metaphors about global-health policy . Lancet 2008; 372: 95), riporta subito dopo le «cinque possibili metafore sul- la salute globale», con cinque possibili diverse impostazioni nell’aiuto allo svi- luppo: una salute globale vista come politica estera, sicurezza, carità, inve- stimento, salute pubblica. Gli autori IN VIAGGIO TRA MALATTIE E SOTTOSVILUPPO L’Osservatorio italiano sulla salute globale (Oisg), nel suo 3° rapporto, presenta lo stato del mondo letto attraverso uno dei diritti umani più basilari: la salute. Speciale attenzione è riservata agli aiuti umanitari, che alleviano i danni senza rimuoverne le cause, e agli aiuti internazionali, che spesso finiscono in tasche sbagliate o servono a fini diversi. di Valeria Confalonieri * medico e giornalista Fond. Ivo de Carneri Onlus

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