Missioni Consolata - Giugno 2009

52 MC GIUGNO 2009 ARGENTINA prime non si può parlare di neolibe- rismo o liberismo, si tratta di econo- mie di mercato, aperte, competitive, integrate al mondo, che cercano la stabilità dei prezzi,perché conside- rano che inflazione e deflazione sia- no eventi negativi per il funziona- mento dell’economia. Poi ci sono economie in cui lo stato - inmaniera arbitraria ed imprevedi- bile - senza stabilire regole del gioco, ma attraverso decisioni autoritarie, tende a prendere lamaggior parte delle decisioni economiche.Un caso estremo, storicamente finito,è stato quello del comunismo della Russia e della Cina all’epoca di Mao. Sfortunatamente hanno adottato questo sistema dell’economia di sta- tomolti paesi arretrati del mondo, tra cui molti latinoamericani:Vene- zuela, Bolivia, Ecuador,Nicaragua, Cuba (che è stata la prima). E pur- troppo anche l’Argentina, che va nella direzione dello statalismo e dell’economia chiusa, invece di se- guire l’esempio di Cile, Brasile, Perù, Uruguay e della maggior parte dei paesi centroamericani. Riassumendo senza andare trop- po lontani: in America Latina ci sono due classi di paesi.Quelli che avan- zano verso il futuro e quelli che stanno tornando al passato con il protezionismo e l’isolamento». Lei èmolto critico verso il suo paese e in particolare verso la gestione dei Kirchner.Perché? «In primis, è compito dello stato fissare le regole del gioco dell’eco- nomia; quindi, occorre creare un re- gimemonetario e farlo funzionare. In Argentina, oggi non si sa come si determina il valore della moneta e nessuno può trattare liberamente valute straniere (se non nei limiti fis- sati dal Banco centrale).Nessuno poi ha fiducia nella moneta nazionale, perché abbiamo un’inflazione an- nua del 20 per cento. In tutto questo lo stato argentino è assente.Come è assente nella difesa del diritto di pro- prietà. Così è stato, nel 2002, per i ri- sparmiatori argentini e per i deten- tori stranieri, in primis italiani,dei bo- nos , i titoli pubblici. Lo stato è dunque assente in una questione fondamentale. Al contrario, lo stato si intromette nelle decisioni di investimento delle imprese private, imponendo tasse distorsive ad un soggetto per favori- re un altro.Questo tipo di statismo crea occasioni di corruzione e di pri- vilegio. Purtroppo, è la filosofia che si sta imponendo in Argentina». Secondo lei, cosa deve fare uno sta- to? «Lo stato deve finanziare la scuola primaria e secondaria e buona parte dell’università.Deve provvedere un’assicurazione sanitaria a tutti i cit- tadini. Deve organizzare un sistema pensionistico e contro la disoccupa- zione. E soprattutto deve offrire ai cittadini un sistema di sicurezza,per- ché uno stato dove c’è crimine, si ru- ba e si uccide,dove non hai sicurez- za fisica, è uno stato che non esiste. Queste sono le funzioni su cui uno stato dovrebbe concentrarsi.Quan- do invece vuole sostituirsi al sogget- to privato nelle decisioni economi- che, sbaglia». Peso argentino - Dollaro Usa: 1991-2009, la storia continua 1° aprile 1991 - Un dollaro Usa vale 10.000 australes . Poco dopo l’ austral viene sostituito dal peso convertible : 1 dollaro equivale ad 1 peso. gennaio 2002 - Un dollaro Usa vale 1,40 pesos. 5 maggio 2009 - Un dollaro Usa vale 3,69 pesos. Buenos Aires, Plaza de Mayo: la «Casa Rosada», storica sede della presidenza argentina.

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