Missioni Consolata - Giugno 2009

DOSSIER 40 MC GIUGNO 2009 S iamo a Málaga, nel Sud della Spagna: una città che si vanta di essere accogliente, terra di transito e incontro di civiltà e che oggi riceve persone di molte na- zionalità diverse. C’è chi per turi- smo viene a lasciare palate di sol- di alla Costa del Sol, chi invece cer- ca la speranza di un lavoro sicuro e un futuro migliore. Il Centro di dialogo intercultura- le e interreligioso «Malaika» nasce qui nel 2005; si interessa soprat- tutto al fenomeno migratorio, di- ventando ben presto un punto di riferimento per la città di Málaga nell'accoglienza dello straniero. Le sue attività si sviluppano in modo particolare su due livelli. A li- vello individuale, Malaika offre orientamento e accompagnamen- to per facilitare al singolo una mi- glior integrazione nel tessuto so- ciale cittadino e una più approfon- dita formazione interculturale a tutte le persone o istituzioni inte- ressate a questo tema. A livello so- ciale, invece, si propone come un luogo di incontro che favorisce le relazioni interculturali e il mutuo scambio tra la popolazione mi- grante e quella locale. Anno 2006. A Malaika intreccia- mo un rapporto stretto con un gruppo di boliviani con i quali riu- sciamo a organizzare varie attività. Lavorando gomito a gomito ci ren- diamo conto di una grande inquie- tudine all’interno della loro comu- nità: tre giovani donne boliviane si sono suicidate in uno spazio di tempo molto breve. Impera la preoccupazione e si discute sui motivi che hanno portato a questa serie di atti: la situazione familiare delle tre donne, il lavoro che man- ca, il contesto ostile in cui molte volte i migranti sono costretti a vi- vere, ecc. ecc. La cosa peggiore è che, in confidenza, alcune amiche mi rivelano frasi inquietanti che stanno diventando ormai sempre più ricorrenti: «Chissà che non sia stato il modo migliore per risolve- re i loro problemi», «sono così sfi- nita che anche io ho pensato di far- lo in alcuni momenti». Bisogna fare qualcosa. Sappiamo troppo bene come questo tipo di «soluzione finale» possa diventare contagioso. È la Provvidenza a ve- nirci incontro e darci una mano, nella persona di Magali Adriana, arrivata di recente dalla Colombia dove, ci rivela, lavorava con un gruppo di supporto per donne maltrattate e i loro figli. Lei stessa, in passato, aveva vissuto traversie di questo genere e aveva sempre trovato importante poter dare un po’ di consolazione a persone in difficoltà. In Spagna la vita le sta mostrando la sua faccia più dura: qui tutto ciò che ha fatto un tem- po sembra non contare niente, nessuno la riconosce per chi vera- mente è. Sta cercando un lavoro come collaboratrice domestica perché da tempo non riesce più a mandare soldi ai figli rimasti a ca- sa e che stanno studiando, ma sen- te di essere chiamata anche a fare altro, che la soddisfi in pieno. Grazie alla presenza e all’entu- siasmo di Magali nasce l’idea di for- mare un gruppo di donne per lavo- rare su temi come l’autostima, le reti di appoggio sociale, la famiglia, le coppie miste, la società spagno- la, ecc. Iniziamo a spargere la voce con associazioni e con immigrati, ricevendo incoraggiamenti e can- didature: dalla Bolivia, Colombia, Argentina, Marocco. L’inizio non è facile. Non è infatti normale che queste donne manifestino le loro sofferenze più profonde in pubbli- co. Per questo cerchiamo l’aiuto di due psicologi, laici missionari del- la Consolata, che diventano re- sponsabili del gruppo. Si comin- ciano gli incontri e il gruppo poco a poco prende confidenza, la profondità delle condivisioni au- menta, e le donne cominciano a vo- lersi incontrare più spesso. Si or- ganizzano momenti divertenti do- ve si cucinano piatti tipici, si balla, si ride e si scherza. L’ambiente si carica di amicizia, la solitudine si al- lontana dalle loro vite e i momenti di incontro sono ormai numerosi. Con la crescita dell’autostima e il rafforzamento delle reti di contat- to alcune donne si iscrivono a cor- si professionali; altre, trovano il la- Membri del «Grupo Mujeres» di Malaika. SPAGNA CONSOLAZIONE È DONNA Malaika è una parola swahili che significa «angelo». È anche il nome di un Centro di dialogo e scambio tra fedi e culture diverse che i laici missionari della Consolata spagnoli hanno creato a Málaga. Due di loro ci raccontano la storia di un «angelo» colombiano e di un gruppo di donne da consolare. di Silvio e Pilar Testa, LMC

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