Missioni Consolata - Giugno 2009

dovendo controllare le popolazioni etniche, ha imposto le proprie leggi. Questo non è accettato dalle mino- ranze etniche, che rifiutano l’imposi- zione legislativa e, quindi, il controllo delle autorità centrali. C’è però il problemadelle alleanze storiche tramontagnard e europei, continuatoanche dopo la liberazio- ne con il Fulro,movimento indipen- dentistaappoggiatodagli Usa. Durante la guerra sembrava che i montagnard accettassero l’influen- za francese prima, e statunitense poi. In realtà i montagnard sono sta- ti sfruttati dai colonizzatori francesi e dagli americani in funzione antico- munista. Dopo la fine della guerra, nel 1975, gli Stati Uniti rafforzarono il Fulro (Fronte unito di liberazione delle razze oppresse),ma non penso che qualcuno abbia mai veramente pensato che unmovimento così pic- colo e isolato potesse raggiungere gli obiettivi di indipendenza prefis- sati. Piuttosto, il Fulro serviva agli Stati Uniti per «disturbare» il Viet- namdurante la guerra fredda.Oggi il movimento non esiste più,ma il nome è tuttora utilizzato dal gover- no vietnamita per identificare qua- lunque persona o gruppo che com- piono atti illegali e criminali. Tuttavia negli Stati Uniti esiste an- cora una Fondazionemontagnard guidata da Kok Ksor, che si prefig- ge, tramite la lotta armata, la crea- zione di uno statomontagnard. Kok Ksor non è in grado di costi- tuire una minaccia per il Vietnam. Non ha i mezzi finanziari, né armi e neppure gli uomini per organizzare MISSIONI CONSOLATA perché si stanno evolvendo, dopo decenni di stasi.Nelle province delle minoranze etniche, invece, siamo ancora piuttosto lontani dalla risolu- zione dei problemi e il dialogo è an- cora problematico. Ho visitatoanche le chiese di SaPa e Kontum,dove di fatto la situazio- ne è più critica che altrove,peròmi sembra sostanzialmentemigliore di quantomi eroprospettato. Ha ragione, la situazione di Sa Pa e Kontum forse è la peggiore di tutta la nazione. Lì i fedeli appartengono a minoranze etniche e i rapporti con il governo vietnamita sono sempre stati molto difficili. Vuole dire che, più che per la convi- venza ideologica, le difficoltà in- contrate dalla chiesa inVietnam derivano da una problematica so- ciale più profonda tra vietnamiti e etnici, che ha coinvolto anche la chiesa senza che questa ne fosse direttamente responsabile. Sì, la chiesa ha ereditato una situa- zione già tesa che si è acutizzata in due fasi: una prima fase ideologica, secondo cui la religione è l’oppio dei popoli, e una seconda fase che si concretizzava in un rifiuto delle re- gole governative da parte delle mi- noranze etniche, specialmente negli altipiani centrali. È l’annoso problema dei monta- gnard, oggi meno acuto di qualche anno fa,ma sempre presente nel- l’agenda dei diritti umani. Penso che il cuore del problema stia nella diversità dello stile di vita e dell’ambiente in cui le culture tribali e Kinh (i viet) si sono sviluppate.Ve- de, nella foresta la società è molto più libera che nelle comunità più or- ganizzate, come quelle in cui vivono i Kinh, i quali, dovendo organizzarsi in spazi più ristretti e delimitati, han- no bisogno di leggi che regolino la convivenza. I tribali, invece, non han- no bisogno di tali regole: la giungla permette loro di vivere inmodo au- tonomo, ma il governo vietnamita, MC GIUGNO 2009 19 La grandiosa cattedrale di Phat Diem, costruita tra il 1875 e il 1899, in stile sinovietnamita delle pagode buddiste. Kontum, antica chiesa cattolica in legno.

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