Missioni Consolata - Giugno 2009

zione». E la conversione sincera di padre Cesare fu davvero per il Mas- saia una pasqua di risurrezione, pre- ceduta dal penosissimo Calvario. «INQUESTOSEGNOVINCERAI» A tale aspetto essenziale della spi- ritualità del Massaia non era certo ri- masto estraneo il culto che gli etiopi nutrono per la croce: le donne cri- stiane abissine recano il tatuaggio della croce in fronte e i sacerdoti sul dorso delle mani,mentre in ogni ca- sa cristiana domina il simbolo della redenzione. L’Etiopia è detta terra di Maria e 12 MC GIUGNO 2009 I GRANDI MISSIONARI mio Signore» rispose il monaco. L’apostasia del padre Cesare fu un grave colpo per il Massaia: «Poco mancò che nonmi costasse la vita: furono per me tre anni di lacrime e di venerdì santo, prima di arrivare a celebrare una pasqua consolante». Prima di mandargli le ammonizioni canoniche, in vescovo depose la let- tera «sotto il corporale, sotto i piedi del buon Gesù» durante la celebra- zione del sacrificio del Calvario. In un’altra lettera all’ex-missionario gli confessa di aver offerto la vita per vedere la sua conversione: «Vi assi- curo che sarò consolato di morire quel giorno che avrò tale consola- CRONOLOGIA 1809 8 giugno: nasce a Piovà d’Asti (ora Piovà Massaia); è battezzato lo stes- so giorno con i nomi: Lorenzo Anto- nio. 1824-1826: frequenta il seminario di Asti. 1826 6 settembre: a Torino veste il saio cap- puccino, assumendo il nome: Gu- glielmo. 1832 16 giugno: ordinazione sacerdotale a Vercelli. 1834 cappellano all’OspedaleMauriziano di Torino. 1836 insegna filosofia e teologia a Monca- lieri-Testona. 1846 nominato vicario apostolico dei Galla (12maggio), consacrato vescovo (24 maggio), salpa da Civitavecchia (4 giugno) e sbarca aMassaua (28 otto- bre), dove incontra, il 26 novembre, Giustino De Jacobis, prefetto dell’A- bissinia. 1847 25 novembre: esiliato da Ubiè, capo del Tigrè. 1849 7 gennaio: a Massaua consacra ve- scovo Giustino De Jacobis. 1850 aprile: parte da Massaua per Aden, Suez, Marsiglia; raggiunge Roma e torna a Marsiglia. 1851 daMarsiglia passa in Terra Santa, rag- giunge l’Egitto e risale il Nilo, travesti- to da viaggiatore, con il nome di Gior- gio Bartorelli. 1852 21 novembre: legato a un otre tra- ghetta il Nilo Azzurro, entra nel Galla, si stabilisce in Asandabo. 1854 aprile: fonda lamissione dell’Ennerea. 1855 maggio: fonda la missione del Kaffa. 1859 3maggio: a Ennerea consacra vesco- vo coadiutore Felicissimo Cecino. 1861 agosto: esiliato dal Kaffa, ripara nel- l’Ennerea, poi si stabilisce a Lagama- ra, quindi nel Gudrù. 1863 maggio: inizia il viaggio per l’Europa. 1864 torna in Europa dove rimane fino al 1867, incontrando varie personalità religiose e politiche in Italia e in Fran- cia. 1868 marzo: su invito del re Menelik II rag- giunge Liccè, capitale dello Scioa, do- ve fonda le missioni di Fekerièghemb e Finfinnì, la futura Addis-Abeba. 1875 14 febbraio: a Escia consacra vesco- vo Taurino Cahagne, suo successore. 1879 nominato Grand’Ufficiale dell’Ordine Mauriziano e accreditato dal governo italiano plenipotenziario del trattato i- talo-scioano. 3 ottobre: è esiliato dall’imperatore Johannes IV. 1880 a tappe forzate giunge al Cairo disfat- to; sosta alcuni mesi in Medio Orien- te, giunge a Roma, è ricevuto in u- dienza da Leone XIII (7 settembre) e inizia la stesura delle suememorie, la- vorando anche 15 ore al giorno. 1884 febbraio: termina di scrivere le sue memorie. 10 novembre: Leone XIII lo crea car- dinale. 1889 6 agosto: muore a S. Giorgio a Cre- mano (NA).

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