Missioni Consolata - Maggio 2009
verso il prossimo. La prima emergen- za che i due movimenti si propongo- no di affrontare è quella dei rapporti fra cristiani e musulmani nell’isola di Mindanao e nelle isole Sulu, dove la tensione fra le due comunità è salita a causa della persistente azione bel- lica che il governo di Manila sta con- ducendo contro i gruppi terroristi che infestano la zona. (Fides) INDIA MISSIONARIE DELLA CARITÀ È suor Mary Prema la nuova supe- riora generale della congrega- zione delle Missionarie della Carità, fondata da madre Teresa di Calcut- ta. La religiosa, di origine tedesca, è succeduta a suor Mary Nirmala Jo- shi, che ha diretto la congregazione dalla morte della fondatrice, nel 1997. Suor Nirmala pur essendo stata rieletta per la terza volta, a- vrebbe chiesto di non adempiere al mandato per motivi di salute e per il desiderio di dedicarsi a una vita più contemplativa all’interno dellìistituto. Le Missionarie della Carità sono presenti in 134 nazioni con più di 750 case, una ventina delle quali sono in funzione nella sola India. (L’Osservatore Romano) IRAQ CONSIGLIO DELLE CHIESE CRISTIANE L e Chiese cristiane dell’Iraq devono avere una posizione comune sulle questioni più importanti per il futuro del paese: con queste parole mons. Basile G. Casmoussa, vescovo di Mosul, ha spiegato la creazione del “Consiglio nazionale” che riunisce cattolici, ortodossi e protestanti. I rappresentanti di queste Chiese si sono riuniti a Baghdad per definire le regole del nuovo organismo, che dovrà favorire posizioni unitarie sul- le questioni più importanti, ad esem- pio sulle politiche scolastiche. (Misna) MC MAGGIO 2009 9 in cerca di luoghi più sicuri, lavoro, benessere. E come io, tanzaniano, qui mi sento a casa, spero che la lampada del dialogo dell’eremita tor- ni ad essere alimentata da cristiani e musulmani indistintamente». (Misna) FILIPPINE SILSILAH E SALAM I l movimento per il dialogo “Silsi- lah”, attivo nelle Filippine Sud da 25 anni, ha siglato un gemellaggio e stabilito un accordo di collabora- zione con il movimento musulmano “Salam”, formato da eminenti perso- naggi della comunità musulmana, come imam, professori, accademi- ci... Tutti si sono dichiarati felici di collaborare con Silsilah, citando il passo del Corano che recita: «Voi troverete certo più vicini a voi nell’a- micizia coloro che dicono: noi siamo cristiani». I rappresentanti di “Sa- lam” hanno sottolineato che il gemel- laggio intende smentire categorica- mente l’inimicizia o lo scontro fra cri- stiani e musulmani, dando invece un tangibile segno di dialogo, amicizia e cooperazione, poggiandosi sulla solida base dell’amore verso Dio e BRASILE: LA VITTORIA (PARZIALE) DEI POPOLI INDIGENI I l 19 marzo, la Corte Suprema del Brasile si è espressa a favore sulla costituzionalità del decreto del Presidente Lula che riconosceva integralmente Raposa Serra do Sol come “Terra Indigena in area continua”, cioè l’omologazione e la demar- cazione amministrativa della stessa area. Vittoria parziale, perché sono mantenute 19 condizioni che limitano, di fatto, i diritti degli indios. La demarcazione in forma continua delle terre indigene della Raposa Serra do Sol (AIRASOL) è l’unica garanzia di sopravvivenza fisica e culturale dei popoli Makuxí, Wapixana, Ingarikó, Taurepang e Patamona abitanti ance- strali di quella zona del nord del Brasile. Con la conclusione del processo e il ritiro dalle terre degli occupanti illegali, fini- scono le tensioni, i soprusi e lo spargimento di sangue e il CIR è con- vinto che per i popoli indigeni possa finalmente iniziare un futuro di pace basato sulla giustizia, il rispetto dei diritti, per uno sviluppo so- stenibile dell’area nel pieno rispetto dell’ecosistema e delle loro tradi- zioni culturali. I missionari della Consolata, nell’esprimere profonda gratitudine a tutti coloro che hanno sostenuto e in vari modi condi- viso la lotta dei popoli indigeni, ricordano i tanti missionari e missio- narie che hanno sofferto, lottato e sperato, per difendere i diritti dei popoli indigeni di Raposa Serra do Sol e rinnovano l’impegno di continuare a sostenere la causa dei popoli indigeni dell’America Latina e dell’Africa, convinti che questa sia una dimensione fonda- mentale ed irrinunciabile della loro Missione . (IMC) Surumú: manifestazione di indigeni che reclamano le loro terre ancestrali.
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