Missioni Consolata - Maggio 2009
numero sopraccitato. È un fatto scontato che voi vi prendete cura dei po- veri, ma potete aiutare an- che senza annientare la di- gnità di quei ragazzi inno- centi. È moralmente inaccettabile. Pensi un po’ se lei fosse uno di quei ra- gazzini, cosa avrebbe pen- sato vedendosi nudo così per tutto il mondo? O se lo- ro fossero i suoi parenti quale sarebbe stata la sua reazione a tal proposito? Appartengo alla chiesa e conosco bene le diverse imprese che la santama- dre chiesa sta intrapren- dendo nei diversi ambiti della vita per la promozio- ne della dignità dell’uomo, come tale non dobbiamo trascinare questa dignità nel fango comunque stia- no le cose. Un bambino è una persona e deve essere rispettato anche quando è impoverito sia dalla natura sia dallamalattia; perché egli è « creatio imago Dei ». In tuttomi piacerebbe sentire la sua risposta a questa osservazione che ho fatto. Mi sono coinvolto perché c’è in gioco la di- gnità della persona. In attesa della sua rispo- sta. Grazie. Vitus Mario C.U. via e-mail Scrivendo ai primi mis- sionari della Consolata o- peranti tra gli africani, il nostro beato fondatore, Giuseppe Allamano, dice- va: «Fateli prima uomini e poi cristiani». La promozio- ne umana è sempre stata il primo scopo delle nostre attività e la nostra rivista non fa eccezione. Anche quando parliamo di mise- ria e degrado, cerchiamo di evitare rappresentazioni che possano dare un’im- magine negativa dell’Afri- ca, oltre a offendere la sen- sibilità e dignità umana. Le immagini di bambini nudi nelle due pagine cita- te, non le riteniamo affatto offensive: sono state scat- tate con il consenso degli anziani e descrivono un momento importante del- la vita di quei ragazzi, co- me è di fatto l’iniziazione in tutte le culture subsaha- riane. Per cui non pensia- mo che qualcuno di essi si senta offeso nel vedersi ri- tratto in quel modo. Inoltre, bisogna tenere presente che, in generale, gli africani non guardano alla propria e altrui nudità conmalizia, come invece avviene nella nostra cultu- ra occidentale. anni dalla sua Dichiara- zione universale, i diritti umani continuano a subi- re troppi «rovesci». Senza... malizia Caro Direttore, leggendo la vostra rivista, mi fa piacere vedere lo sforzo che state facendo per diminuire la sofferenza e la povertà e ammiro senz’altro il vostro aposto- lato, nel quale cercate di dare soluzioni ai problemi del mondo odierno. Ma nell’edizione del nu- mero di febbraio 2009 del- la vostra rivista ho avuto un grande dispiacere nel costatare lamancanza di sensibilità per aver messo inmostra le foto dei ragaz- zini nudi del Mozambico, nelle pagine 12 e 13 del redazione@rivistamissioniconsolata.it MC MAGGIO 2009 7 trebbero essere correlate con l’inquinamento ambientale: ci preoccupa, inparticolare, il drammaticoaumento (del 2% annuo,quindi piùdel 20%in10 anni!) dei tumori infantili.La Gentilini ha lavoratonel campodell’oncologiapubblicaper circa 30 anni, a stretto contatto con i malati e i loro familia- ri, dimostrando una professionalità e una umanità indiscu- tibili. Inottemperanza all’art.5del Codicedeontologicodel- l’Ordine dei medici, cui appartiene e di cui è referente per l’ambiente per l’Ordine di Forlì-Cesena, è da sempre impe- gnataper laPrevenzioneprimaria,che trovanelladifesadel- l’ambiente il punto cruciale della tutela della salute pubbli- ca. Come oncologa, ha rivolto particolare attenzione all’in- cremento della patologia neoplastica, anche in ragione del fatto che la letteratura specialistica internazionale ha docu- mentato negli ultimi anni un preoccupante incremento di quasi tutte le neoplasie, soprattutto nelle giovani età e nel sesso femminile. Esistono dati allarmanti che riguardano non solo l’Italia, ma anche la Francia e l’Inghilterra,che dimostrano l’alta in- cidenza tumorale nelle aree intensamente industrializzate e in particolare anche in quelle prossime ad inceneritori.Su problemi tanto delicati,che riguardano la salute pubblica e l’avvenire di tutti i cittadini e dei nostri figli, si dovrebbe di- mostrare sempre e dovunque la stessa attenzione da parte di tutti. P ur riconoscendo che si possano avere pareri differenti sulle soluzioni da adottare, sarebbe opportuno che chiunque riveste ruoli istituzionali,prima di affrontare simi- li argomenti,si documentassee imparasseadiscuterne,spe- cie in sedi pubbliche, con educazione,moderazione e sen- sodi responsabilità,senzaatteggiamenti arroganti che sem- brano voler coprire gravi carenze culturali. Vogliamo invitare tutte le persone per bene, la classe poli- ticae i giornalisti a ricordare leaccorateparoledel compianto professor Renzo Tomatis , uno dei maggiori oncologi e ri- cercatori europei,direttore per oltre un decennio dell’agen- zia internazionaleper la ricerca sul cancrodi Lione (Iarc) eau- tore di numerosi saggi, il quale, a proposito della prassi irre- sponsabile di bruciare i rifiuti,ha dichiarato pubblicamente: «Le generazioni future non ce lo perdoneranno». Tramite la redazione di MC rivolgiamo un invito a riflette- re su questo preoccupante problema non solo ai suoi let- tori, ma soprattutto ai politici e agli amministratori del no- stro territorio, sempre più devastato da uno sviluppo vora- ce e inquinante. Crediamo utile porgere questo appello soprattutto a chi ricopre o si candida al ruolo di primo cit- tadino di una città, ricordandogli che tra i doveri specifici di un sindaco dovrebbe esserci quello di tutelare la salute dei propri concittadini,oltreaquellodi ascoltarli sempre conat- tenzione e rispetto. Ringraziamo e porgiamo distinti saluti. R OBERTO T OPINO R OSANNA N OVARA L’inceneritore di Acerra.
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