Missioni Consolata - Maggio 2009
MISSIONI CONSOLATA MC MAGGIO 2009 25 Peccato, perché l’Uruguay meriterebbe attenzione, no- nostante sia schiacciato - fisicamente, politicamente e me- diaticamente - dai due grandi paesi confinanti, il Brasile e l’Argentina. P rovenendodaBuenosAires,metropoli sfavillante e vi- brante di vita, una persona potrebbe giudicare Mon- tevideo una città sonnolenta.Ma la prima apparenza non sempre è quella giusta. Come ha scritto, con mirabile autoironia,EduardoGaleano:«Noi uruguayani,malinconici, poco reattivi, che sulle prime sembriamo argentini col va- lium» (1).Appunto, sulle prime . Ricordiamoallora alcuni fatti di sostanza.Lungimiranti ed antisignani - alla luce dell’attuale crisi planetaria - sono sta- ti gli uruguayani quando furonochiamati adecidere suque- stioni di vitale importanza. Con i referendum del 1992, essi hanno respinto - con una maggioranza del 72% - le propo- ste chemiravano alla privatizzazione delle imprese pubbli- che. E nell’ottobre 2004 sono stati straordinari nel dire «no» allaprivatizzazionedell’acqua,richiestadal Fondomoneta- rio internazionale e dalla Banca mondiale (2). In seguito a quel referendum, la costituzione del 1967 è stata integrata. Oggi l’articolo47della carta fondamentaledell’Uruguay re- cita così:«L’acqua è una risorsa naturale essenziale per la vi- ta. L’accesso all’acqua potabile e l’accesso alla bonifica co- stituiscono diritti umani fondamentali» (3). Unaltromomentochehaevidenziato lamaturitàdel pae- se riguarda lapolitica interna.Ilmovimentoguerriglierodei «tupamaros»,che lottò (eperse) contro la dittaturamilitare, è stato recuperatoallapolitica edè riuscitoadiventare il se- condo partito in parlamento (con il nome di «Movimiento de partecipación popular») ed il primo nella maggioranza di centrosinistra («Encuentro progresista-Frente amplio»). Anticipando di qualche anno quanto poi sarebbe accadu- to nel Salvador,dove nel marzo 2009 sono arrivati al gover- no gli ex guerriglieri del «Frente FarabundoMartí para la li- beración nacional» (Fmln). Dalle filadel Frenteamplio èuscitoTabaréVázquez,attuale presidente del paese latinoamericano. N ella vita,RamónTabaréVázquez fa il medico oncolo- go. Dal 2005 è presidente dell’Uruguay, primo capo di stato progressista nella storia del paese latinoa- mericano, dopo 150 anni di governi conservatori tra Blan- cos eColorados (i duepartiti egemoni finoal 1971,annodel- lanascitadel Frente amplio) e il decenniodelladittaturami- litare. Inquesti anni,l’Uruguay è cresciuto,ma il percorsodel dottor Tabaré Vázquez non è stato e non è semplice. Due fatti hanno reso difficili questi anni,uno di natura in- ternazionalee l’altro interno.Il primo riguarda i rapporti con l’Argentina, divenuti tesi da quando - era il 2002 - il gover- no di Montevideo decise di costruire due grandi cartiere ( papeleras , in spagnolo) sulle acque del Rio Uruguay, fiume che funge da confine tra Uruguay ed Argentina. Gli argen- tini contestano la presenza delle industrie perché produr- rebberoungrave inquinamento. Da allora,ci sono statepe- riodiche proteste delle popolazioni argentine che vivono nei pressi degli impianti produttivi,mentre i due governi si sono dati battaglia legale negli ambiti internazionali (Mer- cosur eCorte internazionaledi giustizia),senza riuscirea tro- vare una soluzione. Nome originale: República Oriental del Uruguay Superficie: 176.215 kmq Capitale: Montevideo Popolazione: 3,3 milioni di abitanti (stima 2006), con una densità di circa 19 abitanti per chilometro qua- drato; la metà degli abitanti risiedono nella capitale; circa il 40 % della popolazione è di origine italiana Gruppi etnici: bianchi 90%, meticci 6%, afroamericani 4%; le popolazioni indigene sono praticamente scom- parse, sterminate nel XIX secolo Lingue: spagnolo (nella variante rioplatense), portuñol (spagnolo influenzato dal portoghese) ai confini con il Brasile Religioni: cattolici 66%, protestanti 4%, ebrei 2%; culti afroamericani Ordinamento politico: repubblica presidenziale Indipendenza: già colonia spagnola, il paese dichiarò l’indipendenza il 25 agosto 1825 Capo di stato e governo: l’oncologo e politico sociali- sta Ramón Tabaré Ramón Vázquez Rosas in carica dal 1° marzo 2005 fino al marzo 2010 (ma le nuove ele- zioni presidenziali si terranno nell’ottobre 2009) Partiti politici: Encuentro progresista-Frente amplio, coalizione di centrosinistra attualmente al governo; Partido nacional (Blancos) di centrodestra; Partido co- lorado (Colorados), di destra Reddito pro capite: circa 6.000 dollari annui (2006) Risorse economiche: l’economia si fonda sul settore primario; l’allevamento di bovini e di ovini è la princi- pale risorsa del paese ed alimenta le esportazioni con carne, cuoio e lana; le colture maggiori sono quelle ce- realicole, oleifere, la vite, la frutta; rilevante l’industria collegata alla produzione della carne e crescente il ruolo della pesca; importanti sono le entrate derivanti dal turismo, con l’80 per cento dei visitatori prove- nienti dall’Argentina Indice di sviluppo umano: 43.mo posto su 177 paesi Montevideo: veduta dall’alto di Plaza Independencia.
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