Missioni Consolata - Aprile 2009
74 MC APRILE 2009 KENYA presi i genitori delle prostitute. Inoltre, le donne raggiungono un livello relativamente più basso di e- ducazione e hannomeno possibilità degli uomini in fatto di educazione. Questo capita perché i genitori danno priorità (anche se questo sta cambiando) all’educazione dei ma- schi, specialmente se non hanno mezzi per l’educazione di tutti i loro figli.Altri motivi che influiscono sulla minore educazione delle ragazze sono le gravidanze non volute, e il fatto che possono essere costrette dai genitori a dei matrimoni precoci per motivi economici. Esiste anche una discriminazione nei riguardi delle donne per quanto riguarda il lavoro: per loro ci sono solo impieghi con paghe minime. L’attrazione di un guadagno facile, le nuove norme sociali e la relativa mancanza di controllo da parte del- la famiglia o del villaggio, fa della prostituzione una forte alternativa di lavoro per molte giovani. QUASI LEGALE La legge non solo dichiara la pro- stituzione illegale come tale,ma lo è anche il vivere dai guadagni ottenu- ti tramite essa. Il che vuol dire che solomettersi inmostra, fare l’inter- mediario, possedere, dirigere o oc- cupare un bordello è illegale. È im- portante notare però che solo le prostitute stesse hanno dovuto, in qualche caso soffrire, a causa di que- sta legge,ma non gli uomini che le controllano o i padroni di bordelli, che inmolti casi sono persone di al- to rango, che possono pagare per non essere denunciati. Il turismo sessuale in Kenya ha an- che ricevuto un riconoscimento se- mi ufficiale: la municipalità di Mom- basa rilascia delle cards (tessere) a ragazze che lavorano nei bar anche a scopo di prostituzione,ma i media e il governo non hannomai portato alla luce o impedito questo fatto, pur sapendo che esiste. La soluzione del problema del tu- rismo sessuale non sta nel crimina- lizzarlo oppure legalizzarlo,ma piut- tosto nell’investigarne le cause profonde e chiarirne le radici. Le vit- time di questo commercio hanno bisogno che si intervenga in unmo- do pratico, chiaro e sostenibile. Biso- gna formulare una legge che elimini il turismo e il commercio sessuale in Kenya, e questa deve essere soste- nuta da una serie di politiche e pro- grammi socio economici. Visto che la povertà è il principale motivo per cui le donne si danno a questa pratica, si deve dare a loro un maggior potere economico. Si può incoraggiarle a cominciare delle atti- vità redditizie e aiutare le più giova- ni a tornare a scuola.Alle vittime si devono offrire programmi di riabili- tazione a lungo tempo che includa- no cura, amore, servizi medici e lega- li, oltre consulenze e accompagna- mento spirituale. Agenzie governative,Ong, orga- nizzazioni private, media e comunità cristiane devono essere coinvolti. I programmi turistici, inoltre, dovreb- bero essere controllati regolarmen- te, seguendo e considerandone gli effetti. Il bisogno fondamentale è quello di educare la società keniana a offri- re uguali opportunità a uomini e donne. Il governo deve confrontare questo problema invece di negare l’esistenza del turismo sessuale nel paese.Associazioni di donne nel mondo, Kenya compreso, dovrebbe- ro collegarsi per poter proteggere le donne da questo flagello. ■ Centro di assistenza per le vittime dell’Aids a Malindi.
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