Missioni Consolata - Aprile 2009
MISSIONI CONSOLATA per rifondare la Bolivia con battaglie civili e politiche che dalla «guerra dell’acqua» in avanti tentavano di tratteggiare un nuovo tipo di demo- crazia e di stato. E che si sono ritro- vati isolati e depauperati da un go- vernomonocolore. La nuova Costi- tuzione si porta in seno il difficile cammino dell’Assemblea costituen- te, che per due anni non è riuscita ad avere la meglio sulle opposizioni, dando il fianco a lacerazioni politi- che sempre più gravi. L’Assemblea, che era stata uno dei punti cardine dell’elezione di Mora- les a presidente, doveva essere lo specchio delle forze rinnovatrici del- la società boliviana: di quei sindaca- ti, movimenti sociali, contadini, indi- geni, che dal ’99 in avanti avevano cacciato tre presidenti della repub- blica a furor di popolo e avevano mostrato al mondo che un rinasci- mento indigeno latinoamericano stava prendendo forma e forza. Ma quella novità importante nel panorama internazionale che era l’eterogeneità politica boliviana, non compariva nella sua struttura. Il tema della plurinazionalità, ad e- sempio, è esplicativo.Assieme alla decentralizzazione, è la caratteristica distintiva di questa nuova Costitu- zione. Vengono regolamentate quattro tipologie di autonomia - di- partimentale, regionale,municipale e indigena - tutte con il medesimo «rango e gerarchia». Nel suo articolo 1, essa infatti di- chiara che: «La Bolivia si costituisce in uno stato unitario sociale di dirit- to plurinazionale comunitario, libe- ro, indipendente, sovrano, democra- tico, interculturale, decentralizzato e con autonomie», e sottolinea come «la Bolivia si fondi sulla pluralità e il pluralismo politico, economico, giu- ridico, culturale e linguistico, dentro il processo integratore del paese». AUTONOMIE E RISORSE Oltre alle 36 nazioni indigene dunque, la Cpe riconosce l’autono- mia dipartimentale alle 9 regioni del paese. In quattro di queste - Beni, Pando,Tarija e Santa Cruz , che com- pongono la cosiddetta «Mezza Lu- na» per le ricchezze in termini di gas, petrolio, idrocarburi e agricoltura che possiedono - l’autonomia è già effettiva, grazie a una delle tante concessioni che il governo Morales ha dovuto fare alle forze politiche oppositrici. Il referendumcostituzionale del 25 gennaio era stato infatti fissato ini- zialmente il 4maggio 2008.Ma i tu- multi che infiammarono la Bolivia imposero uno slittamento della data. Quel maggio, i partiti di destra as- sieme ai prefetti e ai comitati civici della Bolivia dell’est, capeggiati dal- l’imprenditore di origine croata BrankoMarinkovich di Santa Cruz, a- vevano decretato la secessione dal governo centrale con una serie di re- ferendum autonomici, giudicati allo- ra illegali dalle autorità governative. Con una scioccante campagna denigratoria, che opponeva l’orgo- glio « camba » (sostanzialmente, or- goglio bianco) a quello indigeno, la crema politica della Mezza Luna, riu- nita in un sedicente Consiglio nazio- nale democratico (Conalde), aveva a- limentato una spirale di violenza che aveva provocato decine di morti e umilianti episodi di razzismo con- tro contadini e indigeni, arrivando a MC APRILE 2009 67 Un anziano a Incallajta (Chapare), luogo sacro dove si festeggia il Capodanno andino (21 dicembre).
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