Missioni Consolata - Aprile 2009
66 MC APRILE 2009 BOLIVIA Nobel per la pace, la guatemalteca leader indigena Rigoberta Menchù e il cancelliere venezuelano Nicolás Maduro - e gli ufficiali dell’esercito. Alle 11.57 il maestro di cerimonia annunciava l’arrivo del presidente Evo Morales e del suo vice, il sociolo- go ed ex guerrigliero Álvaro García Linera. «Sorelle e fratelli di Bolivia, in que- sta giornata storica proclamo la na- scita dello stato plurinazionale, uni- tario, sociale e del socialismo comu- nitario, a partire dalla nuova Costituzione.Missione compiuta per la rifondazione della nuova Bolivia unita! Ora possono uccidermi, pos- sono cacciarmi dal palazzo!». Inizia a parlare così il presidente, con l’enfasi che gli è propria. La folla nel frattempo ha raggiun- to il milione di persone: un eteroge- neo spaccato di tutte le categorie storicamente oppresse della Bolivia. Morales lo sa bene, e prima di ogni altro discorso legge la sentenza con la quale, il 14 novembre 1781, le au- torià coloniali avevano ordinato lo squartamento del leader indigeno Tupac Katari. Come a significare che con la pro- mulgazione della nuova Costituzio- ne un cerchio si sta chiudendo, che la giornata in corso ha lo stesso spessore storico e la stessa portata di rivalsa identitaria per la popola- zione boliviana. E più in là ancora, per tutte le popolazioni andine che una volta facevano il Qollasuyo , l’an- tico regno incaico.Come a dire che quel «Tornerò e saremomilioni», detto da Tupac Katari prima di mori- re, oggi ha il sapore della profezia politica: «Eccoci qui, siamomilioni, siamo tornati», pare dire l’ aymara Evo Morales, ex pastore di lama. TRENTASEI NAZIONI INDIGENE La nuova Cpe consta di 411 artico- li. Fa della Bolivia uno stato plurina- zionale di stampo socialista, compo- sto da 36 nazioni indigene, tante quante sono le etnie censite. Il ruolo dello stato è più forte e vengono ri- conosciuti benefici sociali ai settori indigeni e ai meno abbienti. I servizi basici, in primis l’acqua, sono dichia- rati diritti umani. Le risorse naturali di «carattere strategico» - idrocarbu- ri, minerali eccetera - potranno esse- re sfruttate solo sotto controllo sta- tale, ma vengono fatte aperture alle partecipazioni di imprese statali straniere con contratti a prestazione di servizio. La pianta della coca - sacra per gli indigeni,madre della cocaina per tutti gli altri - è definita patrimonio culturale. Le basi militari straniere sono bandite. La religione cattolica rimane quella ufficiale,ma viene e- quiparata all’animismo indigeno, che riceve pieno riconoscimento. Sanità e scuola saranno un diritto e non un privilegio. A una prima lettura, la nuova Cpe parrebbe essere la conferma delle promesse fatte da Morales e dai suoi dalla campagna elettorale presiden- ziale in avanti, e il coronamento di un cammino verso l’autodetermina- zione di un popolo, partito cinque secoli orsono con l’arrivo di Pizzarro e dei conquistadores , proseguito in tempi più recenti con le lotte in dife- sa dei beni comuni e delle proprie i- dentità culturali. Invece, severe critiche vengono proprio da quei movimenti sociali che hanno favorito l’ascesa di Mora- les: quelli che hanno combattuto Cochabamba, novembre 2006: i contadini manifestano per il diritto alla terra.
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