Missioni Consolata - Aprile 2009

DOSSIER 44 MC APRILE 2009 Negli stessi giorni di Belém, molti dei responsabili della crisi mondiale - speculatori, finanzieri, banchieri, magnati, amministratori delegati, politici ed economisti neoliberisti - si sono incontrati a Davos per parlare di economia, autoassolversi e chiedere aiuto agli stati nazionali. Nella città svizzera non si sono fatti vedere i rappresentanti degli Stati Uniti, primi responsabili del disastro. Ma come hanno raccontato i due eventi - Davos e Belém - i media italiani? Così… di Paolo Moiola INTANTO, A DAVOS, SI ELABORA IL LUTTO B elém. Paulo Pereira Lima, giornalista e direttore di Vi- ração (1), rivista brasiliana per i giovani, ha un atteggiamen- to molto didattico. I ragazzi, se- duti in circolo, lo ascoltano con at- tenzione. Hanno tutti meno di 18 anni e provengono da quartieri di- sagiati di Belém. Indossano una maglietta con la scritta Curso de comunicacão popular (Corso di comunicazione popolare). «Per le giornate del Forum sono diventa- ti giornalisti», spiega Paulo. Ogni giorno, nel tardo pomeriggio, c’è la riunione di questa redazione particolare per fare il punto sulla giornata e preparare quella se- guente. Già, i media. Ma come è stata fat- ta l’informazione nei giorni del Fo- rum? C he si dice del Forum in Italia?, chiedo al mio collega. «Poco o nulla. Ah, c’è stato un giornale gratuito, Metro , che l’altro giorno ha pubblicato in prima pagina una foto da Belém, ma poi l’articolo era costituito da poche righe, come d’altra parte consuetudine per questo tipo di media (2)». Vado in sala stampa per scrivere e mettere in rete il mio disappunto. come media: c’è Forum e Forum M Belém: una veduta della sala stampa del Forum.

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