Missioni Consolata - Aprile 2009

MISSIONI CONSOLATA MC APRILE 2009 39 B elém, 29 gennaio 2009 . Sono sul palco, uno ac- canto all’altro: Evo Morales, l’indio, presidente del- la Bolivia; Fernando Lugo, il vescovo, presidente del Paraguay; Rafael Correa, l’economista, presidente del- l’Ecuador; Hugo Chávez, il militare, presidente del Ve- nezuela. All’inizio della conferenza, Chávez saluta con parole di stima ed affetto François Houtart, seduto in platea. Alla fine della giornata, il prete belga, classe 1925, membro del consiglio internazionale del Forum, sale sul palco ad abbracciare il presidente venezuela- no. Magari qualcuno si sarà domandato, attonito e pro- babilmente inorridito: «Ma come fa quest’uomo di chie- sa a stimare questo “dittatore”?». In attesa di trovare una risposta al mistero, scambiamo alcune battute con il professor Houtart, alias padre François, sempre sor- ridente e disponibile (1). Padre Houtart, lei è uno dei fondatori del Forum. Co- me è cambiata in questi anni questa manifestazio- ne? «È cambiata nel senso che il Forum ha potuto co- struire una coscienza collettiva, sempre più universa- le. È fondamentale continuare su questa strada: for- mare una coscienza universale. Soprattutto in questo periodo di crisi del capitalismo, che è una crisi senza lotta di classe. Il problema è come alimentare una lot- ta popolare e sociale per trasformare la logica del sistema». Lei è rappresentante personale di Miguel D’Escoto (2) nella Commissione dell’Onu, incaricata di studiare la crisi... «Sono membro della Commissione delle Nazioni Unite diretta da Joseph Stiglitz. È chiaro, però, che questa Commissione pro- pone una regolazione del sistema e non una sua trasformazione, un cambiamento». Come sta avvenendo anche nel Forumdi Davos, contemporaneo a questo... «Non tutto il mondo è cosciente della necessità fondamentale di cambiare la logica del siste- ma capitalista. La crisi è fi- nanziaria, energetica, alimentare, climatica, sociale. Questa è una crisi totale». Forumdi Beléme Forum di Davos. Anche lei ri- scontra una di- versità di trat- tamento da parte dei me- dia? «Sì. I media folclorizzano il Forum so- ciale mon- diale. Per lo- ro soltanto il Forum di Davos è serio. Il fatto è che noi non abbiamo potere nei media». I responsabili della crisi ora chiedono aiuto a que- gli stessi stati nazionali che prima tenevano lonta- ni come la peste. Non è una palese contraddizione? «No! È la logica del sistema. Lo stato deve interveni- re soltanto per salvare il capitalismo. Lo stato capitali- sta è al servizio del capitalismo. Pertanto, il problema è come costruire un altro stato che abbia una base po- polare e obiettivi alternativi agli attuali. Le alternative esistono». Lei è un prete. Come si sta comportando la chiesa davanti ai problemi che solleva la crisi. Sta facendo abbastanza? «No, non sta facendo abbastanza! Le dichiarazioni ufficiali, quando ci sono, sono deboli e superficiali, mol- to superficiali. E comunque rimangono nel solco della regolarizzazione del sistema». Questa speranza di un cambio può trasformarsi in realtà concreta e tangibile? «È una speranza realista. Come arrivarvi? Occorremo- bilizzare la coscienza collettiva, altrimenti il sistema si riproducerà fino alla propria distruzione. Se si ar- riverà alla coscientizzazione, allora il cam- bio sarà possibile». Ma quando? Domani o in tempi biblici? «Ci sono tempi diversi. Un tem- po immediato e un tempo più lontano. L’importante è mantenere la coerenza» (3). Paolo Moiola (1) François Houtart è un ospite fisso di MC. Sue interviste sono state pubblicate nell’aprile 2002 (a cura di Paolo Moiola) e nel lu- glio 2006 (a cura di Marco Bello). (2) Miguel D’Escoto, nicaraguense, prete, sandinista, è presidente del- l’Assemblea generale delle Na- zioni Unite dal settembre 2008. (3) Il 31 ottobre 2008, Francois Houtart aveva presentato una relazione sulla crisi - «Le mon- de a besoin d’alternatives et pas seulement de régula- tions» - davanti all’Assem- blea generale delle Nazioni Unite. F RANÇOIS H OUTART : «CAMBIARE LA LOGICA DEL SISTEMA» come testimoni T

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