Missioni Consolata - Aprile 2009

suoi 33 anni di regno lottò con deci- sione contro ogni tentativo d’inva- sione europea dell’isola, al fine di preservare e proteggere l’ordine tra- dizionale della società malgascia e i costumi degli antenati. Alla sua morte, nel 1861, divenne re il figlio, Radama II (1861-1863), il quale inaugurò una politica total- mente differente da quella della ma- dre: aprì l’isola ai commercianti eu- ropei e ai missionari protestanti e cattolici.Ma provvedimenti contro determinati privilegi e un grave con- trasto con il primoministro Raharo ne segnarono la fine: dopo appena due anni di regno, il re fu assassinato da una congiura di palazzo, strango- lato con una corda di seta, perché lo spargimento di sangue reale era considerato fady (tabù). La vedova Rabodo, diventata regi- na con il nome di Rasoherina I (1863-1868), lasciò l’amministrazio- ne del regno nelle mani del primo ministro Rainilaiarivony, il quale go- vernò l’isola anche sotto Ranavalona II (1868-1883), che egli sposò, e sotto Ranavalona III (1883-1895), l’ultima regina, esiliata dai francesi ad Algeri e morta nel 1917. Ancora oggi re e regine, che avvia- MISSIONI CONSOLATA glio Radama I (1810-1828), che con- tinuò la politica unificatrice del pa- dre e aprì l’isola all’Occidente. Alla sua morte salì sul trono la ve- dova Ranavalona I (1828-1861).Nei Da sinistra, re Radama I (1810- 1828), la regina Ranavalona I (1828- 1861), Radama II (1861-1863), Rasoherina I (1863-1868), Ranavalona II (1868-1883), Ranavalona III (1883-1895). Panorama di Antananarivo.

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