Missioni Consolata - Febbraio 2009

Cari mission @ ri 6 MC FEBBRAIO 2009 si propongano chiaramen- te la compassione, l’amore del prossimo e l’educazio- ne affettuosa, ma severa. Il suddetto buonismo propugna per tanto l’inte- grazione, ma come si può fare senza l’educazione e la scuola? Con l’identificazio- ne dei bambini, i genitori verranno finalmente co- stretti a riconoscere le loro responsabilità e, debita- mente supportati, ad indi- rizzare meglio la vita dei lo- ro figli. Inoltre, la via indicata da Gesù Cristo per la carità e l’amore fra i popoli, non mostra alcun bisogno di af- fratellarsi con gli atei, eredi di Marx, Stalin e compa- gnia (ameno che non lo si faccia per sadismo o per occupare uno scanno in parlamento...) per fare del bene. Consideriamo poi l’inscindibilità tra diritti e doveri a cui tutti si devono attenere, immigrati o euro- pei che siano. Date a Cesare... Non so poi dove sia il «mondo ec- clesiale rassegnato e atro- fizzato dalla paura», in quanto bastano le esorta- zioni di Sua Santità e le at- tività svolte proprio dal mondo ecclesiale, che non è certo asserragliato in una torre eburnea di paura e i- solamento, ma che anche non raramente, nel seguire la parola di Cristo, egisce per i fratelli bisognosi an- che a rischio della propria vita. Qui non è il caso di stracciarsi le vesti invocan- do la libertà di stampama non si deve travisare la realtà insolentendo l’ope- rato della chiesa e dei suoi ministri. Distintamente. Benedetta dott.sa Rossi Bologna Siamo anche noi scon- certati per questa reazio- Missionario troppo... nascosto Cari missionari, sono un vostro lettore e ri- cevo da diversi anni la vo- stra rivista e mi congratulo con voi per gli ottimi servi- zi, le rubriche ecc. Ma non vi scrivo per congratularmi con voi, perché non ne ave- te bisogno. Nel 1997, il fratello di pa- dre Giuseppe Richetti (morto in Kenya nel 1992 e sepolto a Nazareth, Nairo- bi) mi accompagnò, insie- me ad altre persone, pres- so la vostramissione di Ru- muruti, in Kenya, dove conobbi padreMinoVacca- ri, che da alcuni anni aveva iniziato la costruzione di u- na chiesa ed altre opere; durante quel viaggio è na- ta l’idea di costruire un asi- lo, una scuola, il pozzo, le case per gli insegnanti ecc. Con l’aiuto del comune di FioranoModenese e di tante altre brave persone del nostro comprensorio (Spezzano, Maranello ecc.) sono stati raccolti i fondi necessari per le costruzioni e anche per innumerevoli adozioni a distanza e ho vi- sto, anno per anno (da allo- ra sono andato a Rumuruti per 5 volte), che le opere sono state realizzate ed an- che un numero considere- vole di bambini sono stati aiutati. Noi abbiamo dato i fondi e gli amici di OlgiateMol- gora (Lecco) hanno contri- buito con lamano d’opera e altri aiuti materiali, ma chi ha coordinato tutto questo è stato padre Vac- cari con i suoi collaboratori. Anche se questomissio- nario non gradisce ricono- scimenti o pubblicità, mi sembra doveroso ricordar- lo nella vostra rivista per tutti i meriti che ha, maga- ri con un piccolo articolo e qualche foto. Non vi sto ad elencare tutti i pregi di questa per- sona perché certamente li conoscete meglio di me, ma sarebbe bello per tutte le persone della zona che ricevono la vostra rivista, leggere qualcosa sullamis- sione di Rumuruti e fare vedere l’articolo ad amici per convincerli ad aderire a nuove adozioni o a dona- zioni pro Rumuruti. Non voglio certo dare consigli su come imposta- re il giornale, perché certa- mente avrete da far cono- scere fatti e avvenimenti molto più importanti, ma, ripeto, sarebbe bello leg- gere qualcosa sulla mis- sione di Rumuruti. Mi è gradito l’incontro per por- gere a voi, ai vostri colla- boratori e a tutti i padri della Consolata i miei più sentiti auguri di Buon Na- tale e felice e prospero an- no nuovo. Enrico Bigi Formigine (MO) Grazie, signor Bigi, per questa testimonianza sul nostro confratello padre MinoVaccari e sulla sua attività apostolica a Ru- muruti. Di Rumuruti ab- biamo parlato in un arti- colo pubblicato sul nu- mero di luglio-agosto scorso: il missionario è appenamenzionato; sia- mo d’accordo che merite- rebbe molto di più; che qualcuno raccontasse più a lungo la sua vita missionaria; ma di padre Vaccari, purtroppo, non abbiamo neppure una foto nel nostro archivio. Siamo tutti sconcertati Egregio Direttore, ho letto con notevole scon- certo l’articolo «ai lettori» sulla rivista Missioni Conso- lata del mese di settembre u.s., che avalla il parere di Famiglia Cristiana riguardo alla catalogazione dei bambini rom. Bravo! Si vede che all’estensore dell’articolo va bene che sianomandati a pulire i ve- tri ai semafori, inmezzo ai pericoli del traffico (e non solo...), a rubare nelle case per l’impossibilità dellami- nore età. E a scippare per le strade! Che non vadano a scuola e che vengano di- sconosciuti dai loro cari ge- nitori quando incappano nelle forze dell’ordine: evi- dentemente questi esem- plari sistemi educativi li preparavano a un «ottimo» avvenire di delinquenza in cui pare li veda bene un certo peloso buonismo di marca PD, che purtroppo sta inquinando parte del mondo cattolico e certa sua stampa. Se le nostre ri- viste la vedono così, tanto vale che ci abboniamo al Manifesto o all’ Unità che, almeno per le loro balzane idee, non vanno a scomo- dare la religione. Far «prevalere la com- passione sulla legge»? Ma il medico pietoso fa la pia- ga cancrenosa e, damode- stissima pecorella del greg- ge, mi pare che nei vangeli

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