Missioni Consolata - Febbraio 2009

MISSIONI CONSOLATA MC FEBBRAIO 2009 41 di Susa, in provincia di Torino. «La vorava a Sestriere dove viveva con la famiglia spiega Zeneli . Mi dis se che se lo raggiungevo mi avreb be trovato lavoro». Ed è così che il signor Zeneli arriva finalmente a Sestriere. «Nel 1993 eravamo una ventina di albanesi a Sestriere ricorda . Molti hanno lavorato per anni nel la costruzione dell’autostrada del Frejus. Io ho cominciato a lavorare in un cantiere edile. E finita la sta gione estiva sono andato a fare il lavapiatti al ristorante Alpette , sul le piste da sci». D’estate nei can tieri e d’inverno in cucina. Prima da clandestino, poi ottenuti i docu menti, con contratti stagionali. Poi, un giorno, la svolta: il vec chio gestore del bar Le cafè creme decide di lasciare l’attività. E il si gnor Zeneli si fa avanti: «Ho chie sto a un amico ristoratore di Se striere ricorda . Ho lavorato anni per lui, e siamo diventati buoni amici. Mi ha consigliato di provar ci. Così sono andato dal padrone dei muri e ho detto: lo prendo. Non lo conoscevo, e mi ha subito detto che per lui non c’erano problemi. Albanesi, americani o cinesi, per lui l’importante era che pagassero l’affitto». Da ormai 5 anni la famiglia Ze neli gestisce l’esercizio commer ciale. Aperto dal mattino alle 6 al la sera alle 21; 365 giorni all’anno. Diventando un punto di riferimen to sia per gli abitanti locali che per la comunità albanese. «Penso di non aver fatto male a prendere il bar spiega Vebi Zeneli . Riesco a viverci con la famiglia». E riesce a mandare il figlio di 10 anni allo sci club. Che è un’attività costosa, ma praticamente l’unico sport esi stente a Sestriere. «Certo trasferirsi in Italia non è stata una passeggiata racconta Vebi Zeneli . Di difficoltà ne ab biamo incontrate. E il problema più grosso è sempre stato il rinnovo dei documenti. Ogni quattro anni. Ora che ho il bar ho ottenuto il per messo di soggiorno decennale. E spero vada meglio. Anche se per chiedere la cittadinanza ci voglio no i documenti albanesi: certifica to di nascita ecc. Ma da noi è diffi cile ottenere i propri diritti. Biso gna pagare per qualsiasi cosa. Per questo non ho ancora fatto do manda». I l signor Zeneli, quando parla del suo paese natale, si incupisce: «Le scuole non funzionano spiega . Gli ospedali neppure. La situazione dal 1991 è molto peg giorata. E mi spiace veramente ve derlo in questo stato, perché il pae se è molto bello». Ma la tristezza dura poco. Appena entra un cliente nel lo cale il suo volto è di nuovo sorri dente: «Qui ho ottimi rapporti con tutti spiega . L’ex sindaco Fran co Giaime, ad esempio, viene spes so a giocare a carte da me con gli amici, e mi ha insegnato un gioco locale di nome Belot . Ho imparato la lingua lavorando: e oggi capisco anche patois e piemontese. Alle fe ste locali andiamo sempre. E anche se io non so ballare, i balli occitani non sono poi tanto differenti dai nostri. Persino la questione reli giosa non èmai stata un problema: siamo musulmani, ma siccome fi no al ‘91 le moschee in Albania erano chiuse, siamo abituati a far ne a meno. Mio figlio è felice di fre quentare la chiesa cattolica». E anche se la prospettiva della fa miglia è quella di rimanere a vive re a Sestriere, con le rimesse verso il suo paese il signor Zeneli ha co munque ristrutturato la vecchia ca sa di famiglia. Perché non si sa mai: «Quando William finirà la scuola conclude potrà libera mente decidere se tornare in Alba nia o meno. È per questo motivo che in casa parliamo albanese, co sì ha l’opportunità di conoscere due lingue. Inoltre gli parlo spesso dell’Albania, e quando andiamo a trovare i nonni gli faccio vedere i luoghi della mia infanzia. Ma sarà comunque molto difficile che tor ni. Perché ormai amici e interessi li ha a Sestriere. Ho deciso di trasfe rirmi qui per stare meglio, per mi gliorare la mia vita. E così è stato. Lavoriamo tanto, è vero, ma con la stessa fatica giù non riuscirei a fa re questa vita». ■ Da 15 anni in Italia, il signor Vebi Zeneli ha scelto Sestriere come sua seconda patria e si è messo in proprio, acquistando la gestione del bar Le cafè creme .

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