Missioni Consolata - Dicembre 2008
62 MC DICEMBRE 2008 CINA / Xinjiang Popolazione altaica, gli uiguri par- lano una lingua del ceppo turcico scritta in caratteri arabi, sono di reli- gionemusulmana e si sentono parte del cuore dell’Eurasia (7), i territori comunemente chiamati Asia Cen- trale. Costituiscono ancora la mag- gioranza nella regione, che formal- mente è autonoma,ma di fatto il controllo delle autorità centrali e del Partito comunista è percepibile in tutti i settori della vita pubblica e pri- vata della popolazione.Dagli anni Cinquanta, con la fondazione della Repubblica popolare, incoraggiate dal governo centrale, lemigrazioni di cinesi han, l’etnia maggioritaria in Cina, stanno ridisegnando il volto di questa area, che Pechino considera possibilità, soprattutto per ragioni e- conomiche, di praticare questa anti- ca arte.Durante la dinastia Qing (5), fuori dallemura della «Città proibi- ta», a Pechino, c’era il quartieremu- sulmano uiguro, oggi via Xichangan: vi erano orafi, artigiani della giada, danzatori emusicisti. Secondo la leggenda, l’imperatore Qianlong lo fece costruire per la sua amatissima concubina, originaria di quelle lonta- ne terre occidentali, la leggendaria Xiang Fei (6), appena catturata dai territori conquistati: la ragazza aveva nostalgia di casa,per questo passava la vita alla finestra, osservando la vita e l’attività del quartiere appena fuori lemura,dalla torre in cui abitava, re- clusa. ancora si trova la giada. «Lavoriamo qui damarzo a settembre - continua Milawa -,ma alcuni di noi scavano tutto l’anno, sotto la pioggia e la ne- ve, nella speranza di trovare qualco- sa». I cercatori di giada lavorano a mani nude con pale e picconi, incu- ranti di eventuali frane o piene che la stagione calda può riservare. «Ogni anno inmediamuoiono quindici persone,molti sono bambini».Dice il settantenneMemtimin Akhun.Mo- strando lemani callose, continua: «Da quando siamo qui abbiamo tro- vato due pietre:per una piccola i commercianti cinesi ci danno 900 kuai (circa 90 euro, ndr ),ma se la pie- tra è grande e pura possiamo arriva- re a guadagnare 15.000 kuai (circa 1500 euro, ndr )».Nel frattempo sono arrivati due compratori han ,mentre parliamo le contrattazioni si fanno serrate.Lasciato il letto del fiume e la periferia della città, ci spostiamo nel centro di Khotan:nei negozi di og- getti di giada, in uno dei corsi princi- pali della città e tutti gestiti da cinesi han, i prezzi dei preziosi oscillano dai 20 ai 300mila kuai.Tutte le attività hanno i laboratori annessi, sul retro, dove gli incisori lavorano senza so- sta. C’era un tempo in cui... Gli artigiani della giada un tempo erano uiguri, oggi non hanno più la Agricoltori uiguri nei pressi del villaggio di Yekshembe.
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