Missioni Consolata - Dicembre 2008
travedere una ciocca di capelli corvi- ni. «AiutoMemtimin Akhun (2).Or- mai lui è anziano e questo lavoro gli è diventato faticoso» racconta la donna,mentre l’uomo si sistema il doppa , il tradizionale copricapo ui- guro. Memtimin e Milawa sono due dei circa 8milioni di uiguri che popola- no la regione autonoma del Xinjiang , letteralmente «nuovi territori». Il letto del fiumeYulong (3) attraversa la storica città di Khotan (4),ed è uno dei pochi luoghi dove «S iamo di Kucha (1),ma da tremesi viviamo in quella tenda».Milawa indica un accampamento improvvisato di fianco alla profonda buca che sta scavando.Mentre parla, il suo yaglik , il velo islamico, si scosta e lascia in- Moschea principale di Ghulja; davanti, padiglione buddista del XVII secolo. Sono 8 milioni gli uiguri, popolazione altaica di religione musulmana. Abitano il Xinjiang, regione nell’estremo Nord-Ovest cinese, dove il governo centrale sta inviando - già dal 1950 - gente di origine han , che ha occupato tutte le posizioni strategiche. La pratica islamica è fortemente limitata, come l’uso della lingua uigura. Pechino non ammette discussioni su una regione dalla posizione strategica e ricca di risorse minerarie. Ma il movimento separatista non si dà per vinto, nonostante sia stato inserito tra le organizzazioni terroristiche. Reportage dal Xinjiang CINA di Alessandra Cappelletti ANCHE GLI UIGURI VOGLIONO ESISTERE
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=