Missioni Consolata - Dicembre 2008
50 MC DICEMBRE 2008 KENYA giovane repubblica Jomo Kenyatta, un kikuyu imprigionato per anni nelle carceri inglesi perché favore- vole all’indipendenza. Nel 1978, dopo la morte di Kenyatta, fu scelto a succedergli Da- niel ArapMoi, un candidato di com- promesso, appartenente all’etnia kalenjin, che abita la provincia della Rift Valley, una depressione di gran- de bellezza naturale che attraversa il Kenya da nord a sud, tradizional- mente abitata da popolazioni dedi- te alla pastorizia, tra le quali emerge l’etnia dei kalenjin. Fino a qualche tempo fa, la Rift Valley era considerata il granaio del Kenya,ma dal gennaio 2008, colpita da sanguinosi conflitti etnici e con quasi 300 mila rifugiati, l’agricoltura è stata quasi del tutto devastata e abbandonata. Nello stesso tempo, in Kenya si era verificato un rapido incremento del- la popolazione e il governo si rese conto che un gran numero di piccoli agricoltori era in cerca di terra da coltivare. Si decise di risolvere il pro- blema assegnando a questi agricol- tori zone fuori dalla Provincia Cen- trale, a scarsa densità demografica, ma dotate di terre fertili.Tali terre fu- rono trovate soprattutto nella pro- vincia della Rift Valley e furono subi- to occupate da coloni kikuyu oltre che da etnie provenienti dall’altro lato della Rift Valley, come i luo.Ciò provocò il risentimento delle popo- lazioni che da secoli abitavano la Rift Valley. Negli anni ‘80 e‘90 gli scontri per il possesso della terra avvennero so- prattutto dove i kalenjin avevano cominciato a razziare il bestiame e a cacciare gli agricoltori di altre etnie. L’evento peggiore si verificò nel 1992, quando furono uccise 1.500 persone. Sembra che in questi atti di violenza fosse addirittura coinvolto lo stesso governo del presidente Moi di etnia kalenjin. T uttavia, dietro alle violenze av- venute in Kenya con un nume- ro considerevole di morti e di profughi, non c’è solo il problema delle terre,ma anche il conflitto tra luo e kikuyu; questi ultimi oggetto di una spropositata politica di inve- stimenti considerata dai luo sfavore- vole nei loro confronti. Scoppiarono così rivolte in tutta la provincia e il leader politico luo di allora,Oginga Odinga, fu arrestato con l’accusa di fomentare le rivolte.Un altro luo, il ministro della pianificazione econo- mica TomMboya, filoccidentale e moderato, fu ucciso in una serrata lotta con Odinga per la successione all’ormai vecchio Kenyatta. Dietro le recenti violenze avvenu- te in Kenya permane dunque il con- flitto tra luo e kikuyu. Forse il princi- pale teatro di queste violenze fu il Kibera slumdi Nairobi, un luogo pe- riferico della capitale dove è eviden- te la disuguaglianza economica e dove coloro che provengono dai territori dei luo tendono a gravitare Nelle due foto in alto, distruzioni provocate dai disordini post- elettorali a Kibera, periferia di Nairobi, e nella città di Nakuru. Sopra a sinistra, protesta e blocco stradale in seguito ai risultati post- elettorali del dicembre 2007. Sopra a destra, alcuni giovani della banda dei mungiki inseguiti dalla polizia.
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