Missioni Consolata - Dicembre 2008
I più sprovveduti non se lo aspet- tavano, i più attenti sì. Il Kenya è oggi in fondo alla classifica della pace. Secondo il Global Peace Index , compilato dall’Istituto per l’Econo- mia e la Pace in Australia, su 140 na- zioni il Kenya è precipitato al 119° posto. Le cause principali della sua caduta nella classifica della pace so- no state le violenze post-elettorali del gennaio scorso, le bande dei Mungiki e dei Sabaot nel distretto del monte Elgon al confine con l’U- ganda, il crescente numero di rapine a mano armata e gli omicidi a con- tratto, l’abbondanza di armi da fuo- co illegali, l’aumento delle razzie di bestiame e i sequestri di autoveicoli pubblici e privati. Naturalmente questo non è tutto il Kenya;ma lo si credeva un paese ricco e felice, a differenza di molte al- tre nazioni africane. Sembravano sparite anche le divisioni etniche tra le numerose tribù che lo compon- gono. Oggi invece molti africani non kenioti che vengono in Kenya resta- no sorpresi da queste divisioni e si sentono spesso chiedere «a quale tribù appartieni?»; una domanda che sarebbe considerata scortese nelle loro nazioni di provenienza. Il Kenya, le cui dimensioni territo- riali sono all’incirca quelle della Francia, ha sette province.Quella di Nyanza, situata sulle rive del Lago Vittoria, è la patria della comunità etnica luo, il cui modo di vita tradi- zionale è strettamente legato alla pesca.All’epoca dell’indipendenza del paese, i luo erano la seconda co- munità etnica del Kenya numerica- mente più grande. Insieme al grup- pomaggioritario, i kikuyu, avevano combattuto per l’indipendenza dal- la Gran Bretagna. Al contrario dei luo, situati sul con- fine occidentale del Kenya lontano dalla capitale Nairobi, i kikuyu vive- vano e vivono ancora oggi prevalen- temente nella Provincia Centrale che circonda il monte Kenya.Al tem- po del colonialismo britannico furo- no l’etnia maggiormente danneg- giata dalle espropriazioni di terre, volute dalle autorità coloniali per permettere agli agricoltori bianchi di stabilirsi in zone vicine alla capita- le. Ne derivò una violenta ribellione, quella dei Mau-Mau, repressa nel sangue dall’esercito britannico negli anni Cinquanta del secolo scorso. Il Kenya ottenne l’indipendenza nel 1963 e tutte le comunità etniche del paese accolsero con entusiasmo l’elezione a primo presidente della MC DICEMBRE 2008 49 KENYA di Giampietro Casiraghi Gravi incognite di un paese che sembrava ricco e felice Dietro i disordini scoppiati in seguito ai controversi risultati elettorali del dicembre 2007, si celano gravi problemi irrisolti: possesso della terra, tensioni etniche, squilibri economici e sociali, corruzione... I due contendenti leaders politici si sono messi d’accordo, ma cresce il malcontento della gente, mettendo a rischio il futuro del paese. DOVEVA IL KENYA?
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