Missioni Consolata - Dicembre 2008
Q uella del bergamasco Pietro Gamba può essere definita un’avventura, che ha avuto i- nizio nel 1975, quando, a 23 anni, de- cise l’obiezione di coscienza anziché il normale servizio di leva. Lasciato il lavoro di operaio, tale scelta lo portò a dedicarsi al servizio dei più sfortu- nati, in particolare dei campesinos boliviani di Challviri.Tale avventura è ampiamente raccontata e illustra- ta nel libro scritto da Riccardo Scotti, con fotografie di Giovanni Diffidenti, « Il medico dei campesinos. La vita e l’opera di Pietro Gamba in Bolivia », ed.Ananke,Torino. Ma perché venire proprio in que- sto paese sperduto e così lontano dalla vita civile e dai propri famiglia- ri? Secondo il suo pensiero e la sua convinzione tutto nasce dal desiderio di pensare inmodo diverso, e dalla necessità di divenire un «uomo nuovo»: rinunciare alle comodità e alle sicurezze e mettersi in gioco con i più poveri, con i semplici, e gli umili. «La storia - spiega il dottor Gamba - è il bene che vince la realtà,modifi- candola... La mia scelta trae origine da due eventi fondamentali: la con- testazione del ’68, con tutte le sue implicazioni socio-politiche che la stessa ha comportato, e l’evento del ConcilioVaticano II, che ha dato nuova luce e nuova veste all’impe- gno dei laici nella chiesa e per la chiesa». Pietro, primo di nove fratelli, è na- to a Stezzano nel 1952, in una fami- glia di modesti contadini. Fin da ra- gazzo amava frequentare l’oratorio costituendo un gruppo di collega- mento epistolare con i carcerati e militari del paese, che lamentava- no problemi come il senso di i- nutilità che avvertivano nel prestare un anno di serviziomilitare, anziché occuparlo inmodo più utile social- mente... In seguito si diploma come tornitore meccanico, lavorando in una fabbrica per tre anni e, giunto il momento di svolgere il serviziomili- tare, decide di impegnare la propria vita al prossimomeno fortunato. Nonostante in Italia non fosse an- cora prevista l’obiezione di coscien- za il giovane bergamasco si rivolse agli organismi missionari per otte- nere l’esenzione dal serviziomilitare in alternativa a un impegno nella missione. D eterminante fu l’incontro con BepoValvassori, fonda- tore del Patronato SanVin- cenzo di Bergamo, che gli fece cono- scere la sua Opera dedita all’acco- glienza e all’assistenza degli orfani e degli emarginati.Oltre a essere stato il suo padre spirituale, don Bepo a- scoltò le richieste di Pietro sostenen- do e rafforzando il suo desiderio di impiegare la propria esistenza al ser- vizio dei più bisognosi, suggerendo- gli di compiere la sua caritatevole missione in Bolivia. Nel settembre del 1975, Pietro si imbarcò nel porto di Genova per raggiungere l’America Latina e do- BOLIVIA di Ernesto Bodini Pietro Gamba: medico dei campesinos L’avvincente avventura di un ex operaio meccanico che ha deciso di diventare medico per dedicarsi ai meno fortunati di Anzaldo e di altri sperduti paesi della Bolivia. Ha fondato un ospedale e tra mille difficoltà riesce a curare il fisico e lo spirito, meritandosi stima e fiducia dell’intera popolazione. INCONTRO TRA BISOGNO E RISPOSTA Donne indigene dell’altopiano boliviano venute in città per il mercato.
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