Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2008
stante e trasformerà gran parte del paese in un deserto. L’appello di Bianchini non è caduto nel vuoto: a inizio 2008 con lui è scesa in campo la massima autorità della chiesa sal- vadoregna, la Conferenza episcopa- le del Salvador (Cedes), contraria a una paventata nuova proposta di legge, spinta da aziende private in- teressate allo sfruttamento sotto forma di attività mineraria «amica dell’ambiente». «Vediamo una cam- pagna anonima (e sappiamo da chi è pagata), una propaganda su riviste e mass media in cui non si menziona affatto l’utilizzo del cianuro per l’e- strazione dell’oro - ha dichiarato l’ar- civescovo Fernando Saenz - e il cia- nuro contamina le falde acquifere sotterranee, con effetti fatali per la salute umana». Forte di questo ulteriore appog- gio, il fronte antiminiere in El Salva- dor e negli altri stati dell’area può andare avanti nella battaglia per i di- ritti della propria gente.Anche Bian- chini, nel frattempo, sta ricaricando le pile: «Rimango ancora per qual- che tempo in Italia, raccolgo fondi, scrivo progetti per nuove ricerche, poi voglio tornare di nuovo là. La mia è una lotta contro ogni forma di inquinamento generata dall’uomo, e l’obiettivo è sempre lo stesso: di- mostrare con i fatti la malvagità del- lo sfruttamento selvaggio, per poi passare la mano ai tribunali.A loro il compito di arrivare a sentenze che salvaguardino il più possibile i diritti umani». ■ 88 MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2008 CENTROAMERICA del ministro, in una conferenza stampa congiunta tra governo e multinazionale» ricorda Bianchini. La mattina dell’11 gennaio è arrivata la prima telefonata: «Stai attento, non immischiarti». «Ricevevo una media di cinque chiamate al giorno, più le macchine, i pedinamenti: ho resistitomeno di una settimana. Quando ho capito che a Città del Guatemala non avevo nessuno a cui rivolgermi,mi sono rifugiato a Sipaka- pa. La gentemi conosceva,si fidava- no di me e iomi fidavo di loro.Ma ave- vopaura.L’ambasciata italiana eMa- dreselva presentavano denunce,ma quelli non li ferma nessuno.Poche settimane prima, tre attivisti locali era- no scampati permiracolo a un atten- tato compiuto da“ignoti”. Per questo ho cercato rifugio in El Salvador e poi sono tornato inpatria». Intanto, per Bianchini si era mossa Amnesty International , la prima volta nella sua storia a lanciare un appello per un italiano; il governo del Guate- mala si è trovato sotto la pressione internazionale.Non è detto che tut- to cambi in Guatemala,maglia nera mondiale in fatto di diritti umani. Eppure qualcosa si sta muovendo. È stato il cambio di governo: il 5 no- vembre 2007 è salito al potere il pri- mo presidente progressista della storia del paese, il socialdemocratico Alvaro Colom, che però, secondo Bianchini, ha le mani legate e «farà ben poco sulla questione miniere d’oro». Invece un’altra novità ha de- moralizzato ancor più i paladini dei diritti umani guatemaltechi: «La Banca mondiale ha concesso alla Glamis Gold , per la sua attività della Gold Corp , un assegno da 45 milioni di dollari».Maggior legittimazione di questa non si può. Ma gli abitanti di Sipakapa, inmo- do lentoma risoluto, stanno cam- biando le carte in tavola. «Lo scorso settembre un rappresentante dei movimenti sociali contro la miniera, DelfinoTema Bautista, è stato eletto sindaco»; questa volta con il concre- to e decisivo appoggio della chiesa locale. «Il primo atto del nuovo pri- mo cittadino è stato quello di bloc- care la costruzione di nuove 12 mi- niere che avevano avuto la conces- sione» conclude Bianchini. Fronte in El Salvador Negli ultimi tempi di permanenza in Centroamerica, l’opera di Bianchi- ni si era estesa anche a El Salvador, con un altro profondo studio sul- l’impatto dello sfruttamentomine- rario sul territorio.Nel piccolo stato centroamericano, oggi non ci sono miniere aperte,ma decine di con- cessioni sono attive e i proprietari stanno studiando come e dove apri- re. «A questi ho contrapposto il mio studio preventivo, che poi ho dato anche alla ong Oxfamper le sue campagne». Le ricerche del giovane italiano hanno portato a una sentenza inap- pellabile: l’impatto ambientale dello sfruttamentominerario sarà deva- Alvaro Colom, presidente del Guatemala. Il ricercatore Bianchini con un arti- sta della comunità di Sipakapa.
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