Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2008
diversa dal pensiero unico (e dal giornalismo mainstream ), è giusto correre il rischio di questi piccoli in- convenienti. Per essere chiari e circostanziati, la domanda a cui vogliamo tentare di dare una risposta è la seguente: nell’i- sola caraibica dei fratelli Castro i diritti umani sono rispettati o al contrario sono violati? Bisogni primari, diritti fondamentali «I diritti umani - scrive Giuliano Pontara (2) - pongono severi limiti alle politiche locali e globali sia degli attori statali sia degli attori non sta- tali. Ciò vale forse in particolar modo per i diritti basilari, quale quello alla libertà dalla fame. Se la gente in al- cune parti del mondo muore di fame in seguito alle politiche econo- miche di certi stati, di certe imprese T ai Aguero è una giovane donna cubana. È una sportiva, una brava e famosa pallavolista. Nel giugno del 2001,mentre è in Svizzera per un torneo con la nazionale del suo paese,Tai abbandona le compa- gne e va in Italia, per iniziare una nuova vita. Diventa italiana ed entra nella nazionale di volley del nuovo paese. Agosto 2008:mentre è alle Olimpiadi di Pechino con la squadra italiana, la donna viene avvertita che la madre, Dulce Fedora, è in fin di vita. Tai fa le valige e sale su un aereo.Ma non sbarcherà mai a Cuba, perché il visto delle autorità dell’isola si fa at- tendere. Troppo, dato che nel frat- tempo la mamma di Tai muore. La storia della figlia fuggita che torna al capezzale della madre mo- rente avrebbe potuto diventare una nota di merito per L’Avana. Invece è stata tutt’altro, ovvero un brutto (e cinico) sbaglio della burocrazia cu- bana, di quelli che colpiscono la fan- tasia popolare e fanno il gioco di chi non aspetta altro per denigrare l’isola caraibica. Ha scritto in quei giorni un quoti- diano italiano: «Fidel si è ritirato, il regime ha perso il suo barbone , non il vizio» (1). A parlare bene o almeno non male di Cuba si rischia sempre l’insulto o il pubblico ludibrio. Ma, volendo dare una visione Bambini in una scuola di Cuba: l’istruzione pubblica e gratuita (Università compresa) è un punto d’orgoglio del governo cubano. I cubani sono istruiti, non muoiono né di fame né di malattie curabili (come troppi dei loro vicini di casa). A Cuba, i bisogni primari sono diritti fondamentali. I cittadini mancano però di alcuni diritti politici. I loro governanti sono «dittatori» a prescindere? Perché le 16 consecutive condanne dell’Assemblea delle Nazioni Unite contro l’embargo Usa sono rimaste lettera morta? Intanto, l’isola continua ad ospitare - obtorto collo - Guantanamo, base militare di Washington, tristemente famosa. La Cuba di Fidel e Raúl Castro / I paradossi dell’isola caraibica di Paolo Moiola IL PARADISO NON È QUI (MA NEPPURE L’INFERNO) CUBA
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