Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2008

originari differenti - anche se i tre maggiori gruppi etnici sono gli ay- mara , i quechua ed i guaraní - che in- sieme rappresentano il 70%della popolazione.Con EvoMorales - ay- mara, originario di Oruro - alla presi- denza, molti dicono che oggi sia an- che indigenista. La Bolivia sta viven- do un’epoca politica che si potrebbe definire di riscatto: il presidente è scuro di pelle,mastica foglie di coca – pianta sacra,per i boliviani – e in- dossa la chompa (una giacca decora- ta), in un parlamento dove le popo- lazioni originarie hanno voce, e con una nuova Costituzione - frutto dei lavori,pur incerti,di un’Assemblea costituente - che parla di stato pluri- nazionale. Un processo che ovviamente non si sta sviluppando facilmente: Boli- via, terra coraggiosa e barbaramen- te saccheggiata,baluardo della resi- stenza indigena latinoamericana e del suo rinascimento politico e cul- turale. Bolivia, regno di oligarchie e- redi del colonialismo più feroce, ar- roccate dietro privilegi economici e sociali che la politica socialista e re- distributiva delle risorse del Gover- noMorales sta minacciando.Bolivia spaccata, con gli altipiani dell’Ovest gelidi e poverissimi, terre di resisten- ze degli aymara e dei loro «municipi ribelli» da una parte, e l’Oriente boli- viano dall’altra, fertile e ricco di ma- terie prime, inmano a poche fami- glie cambas (come si fanno chiama- J ustoMolinasalesulpalcoesi pre- senta. Siamoalla Cumbre de los pueblos indigenas , a Cochabam- ba, Bolivia,dicembre 2006.Parla do- po un anziano dei ponchos rojo s, i guerrieri degli altipiani del Nord. Il vecchio è un aymara , ha il viso che sembra intagliato nel legno, la pelle scura e gli occhi stretti come a difen- dersi ancora dai venti che nella sua terra soffiano gelidi. JustoMolina in- vece è guaraní , è alto e ha gli occhi a mandorla, vive nell’Est del paese, fra i boschi. Justo e il vecchio, insieme, rappre- sentano quello che è la Bolivia: un paese immenso, grande tre volte l’I- talia, che dalle Ande arriva all’Amaz- zonia. È abitato da almeno 30 popoli Nell’Oriente boliviano - bianco, ricco e razzista - esiste ancora la schiavitù. Migliaia di guaraní , terza popolazione indigena del paese (dopo aymara e quechua ), vivono sottomessi alle famiglie dei latifondisti, padroni delle loro vite e spesso del loro futuro. Da qualche anno qualche comunità è riuscita ad affrancarsi, ma il cammino rimane lungo. E l’attuale situazione politica non gioca a loro favore. Nel paese di Evo Morales / Indios e bianchi, schiavi e padroni di Francesca Caprini «VOGLIO ESSERE LIBERO E SENZA PADRONE» BOLIVIA

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