Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2008

ti poveri e insolventi finissero in de- tenzione (con tutte le conseguenze del caso), questo non si era ancora sentito. Gli obiettivi del millennio Eradicazione della povertà e part- nership globale per lo sviluppo furo- no i temi centrali della dichiarazione conclusiva del MillenniumSummit , tenutosi a NewYork nel settembre del 2000, in cui le Nazioni Unite lan- ciarono i cosiddetti Obiettivi di Svi- luppo del Millennio ( MillenniumDe- velopment Goals,Mdgs ).Una parte degli obiettivi riguardavano diretta- mente la sanità: riduzione della mor- talità materna e dei bambini al di sot- to dei 5 anni, lotta ad Aids,malaria e tubercolosi. Prendendo come riferimento di base il 1990, vennero individua- ti una serie di obiettivi specifici da conseguire entro il 2015, tra cui la riduzione di due ter- zi della mortalità dei bambi- ni al di sotto dei 5 anni e di tre quarti della mortalità materna. Una prima valutazione intermedia effettuata nel 2005 ci dice che nel mondo ci sono 43 paesi che nonmostrano alcun signi- ficativo progresso o addirittura regi- strano un peggioramento. Questi 43 paesi - pari a circa 750 milioni di persone - appartengono quasi tutti all’Africa sub-sahariana (con qualche eccezione come Afgha- nistan, Cambogia,Haiti) e condivido- no con il citato Burundi alcune carat- teristiche: sono paesi con bassissimo reddito e con istituzioni statali debo- li, il più delle volte afflitti da cronici conflitti interni (definiti per questo « low income fragile states », paesi fra- gili a basso reddito), che hanno subi- to il trattamento della Banca mon- diale («aggiustamento strutturale») e dei loro stessi governanti (corruzio- ne, fuga dei capitali all’estero), che ha comportato, tra l’altro, il progressivo disfacimento dei servizi sanitari pub- blici (inevitabile con una spesa sani- taria pubblica generalmente inferio- re a 10 dollari pro capite l’anno - nei paesi più ricchi tale spesa è di 2.000 dollari pro capite). L’assistenza sanitaria è quindi in larga parte consegnata al settore pri- vato (profit e non-profit) ed è co- munque sempre a pagamento (an- che nelle strutture diocesane e mis- sionarie). Gli elevatissimi livelli di mortalità materna (oltre 500 mila de- cessi) e infantile (circa 10 milioni di decessi), che trovano la loro radice nella povertà di risorse economiche ed educative, si spiegano con le bar- riere economiche all’accesso ai servi- zi, e con la carenza di personale qua- lificato nelle strutture di base (di- spensari, centri sanitari,maternità), soprattutto rurali. Anche l’obiettivo principale dei Mdgs, la riduzione della povertà e- strema e il dimezzamento delle per- sone che soffrono la fame, è comple- tamente fuori della portata, partico- larmente in Africa e in Asia del Sud. Secondo le stime dell’Organizzazio- ne mondiale della sanità (Oms) sono circa unmiliardo e duecentomilioni le persone che vivono conmeno di un dollaro al giorno, prive di un allog- gio decente, di acqua potabile, di ser- vizi igienici, di cibo sufficiente. Di fronte a questa tragica situazio- ne, di fronte all’evidente fallimento delle strategie degli Obiettivi del Mil- lennio e delle politiche di aiuto allo sviluppo, Richard Horton, direttore di una delle più autorevoli riviste medi- che, The Lancet , ha lanciato questa dura denuncia: «Bambini e donne stannomorendo perché coloro che hanno il potere di prevenire quelle MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2008 47 MONOGRAFIA / Diritti & rovesci Buenos Aires: assistenza medica nel Barrio «8 de Mayo».

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