Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2008

28 MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2008 DIRITTI SOTTO ATTACCO tempo, ebbero tuttavia un certo se- guito operaio e studentesco, indice di una generale insoddisfazione di quelle classi e categorie verso le rap- presentanze politiche e sindacali della sinistra. Il terrorismo che specificamente interessa in questa sede è quello che nasce internazionale, e che lavora con obiettivi territoriali e politici (ta- lora politico-religiosi), combinati as- sieme. Proprio l’etichetta semplici- stica, ma demonizzante,di terrori- smo facilita in larga parte dell’opi- nione pubblica mondiale, l’accettazione di operazioni di tipo bellico che assumono spesso carat- tere di guerra totale,ma disinvolta- mente vengono qualificate come lotta al terrorismo,per la sicurezza uno per educarne cento (come reci- tava uno slogan), pretendeva di ri- destare il popolo, e guidarne la rina- scita rivoluzionaria. Il punto di non ritorno fu il rapimento di Aldo Moro, presidente della Democrazia cristia- na, impegnato in un complesso la- vorio volto a portare il Partito co- munista nell’area di governo. Forze reazionarie, servizi «deviati», poteri economico-finanziari vedevano in modo critico tale sforzo e furono dunque liete degli eventi, anche se solo da parte di determinati settori giunsero aiuti ai terroristi rossi, o o- stacoli alle indagini volte a rintrac- ciare il nascondiglio di Moro e a li- berarlo. Nel maggio 1978 Moro ve- niva assassinato. Finiva l’esperimento politico,ma si chiude- va anche una fase del terrorismo in Italia. In nome della lotta al terrorismo Analogo terrorismo,ma di più bre- ve durata e intensità, fu quello della Raf ( Rote Armee Fraktion ) tedesco, che, come quello italiano,mirava a un sovvertimento generale dell’ordi- ne sociale e delle istituzioni politiche in senso comunista.Questi terrori- smi, fondati su analisi approssimati- ve della situazione in atto,dotati di parole d’ordine che apparivano fuori

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