Missioni Consolata - Settembre 2008

BRASILE 46 MC SETTEMBRE 2008 previsto un indennizzo per chi è co- stretto ad andarsene.Così la polizia federale inizia amandare via i conta- dini e fazendeiros non indigeni. Questo non piace ai possieros , al- cune famiglie (6 per l’esattezza) che «possiedono» omeglio sfruttano la terra dentro l’area indigena. «Sono famiglie potenti che colti- vano riso nell’area indigena Raposa Serra do Sol.Alcuni in buona fede al- tri meno.Oriundi del sud del Brasile, discendenti di giapponesi, italiani. Si sono integrati nel potere e si sono fatti un capitale in questa terra di confine» racconta fratel Carlo Zac- quini, missionario della Consolata o- riginario di Varallo Sesia (Vc), dal 1965 a Roraima a fianco degli indios. «Gli invasori si sono organizzati e hanno formato bande e fatto azioni anche terroristiche.Chi entrava nel- l’area era minacciato di sequestro». Nel 2004 furono sequestrati pure tre missionari,mentre nel settembre del 2005 fu incendiata la scuola di Surumù. «E questo nella totale im- punità, nessuno è mai stato punito. È una legge a favore dei ricchi, han- no inmano gli avvocati migliori, ad- dirittura quelli del governo dello sta- to sonomessi a disposizione» rac- conta Zacquini. L’ultimo attacco sanguinoso è del 5 maggio scorso.Un gruppo di in- dios della comunità Barro stava co- struendo delle case in una zona e- spropriata. I posseiros li hanno fatti sloggiare attaccandoli con bombe molotov .Dieci sono stati i feriti. I re- sponsabili sono stati in prigione po- chi giorni e subito liberati. UNBALZO INDIETRO Ad aprile di quest’anno la svolta. Il Tribunale supremo federale del Bra- sile accoglie uno dei numerosi ricor- si contro la terra indigena Raposa Serra do Sol che, dal 2005, sono pre- sentati dai potenti dello stato di Ro- raima (dei 30 ricorsi uno è deposita- to dal governo dello stato). L’omolo- gazione così com’è oggi è definita «continua» ovvero delimita un terri- torio nella sua integrità, a eccezione del municipio di Uramutã, dalla ca- serma del sesto plotone e da alcune strade principali. I fazendeiros pro- pongono una nuova demarcazione «discontinua» o a macchia di leopar- do, inmodo che molte aree restino sotto il loro controllo.Così l’alta cor- te brasiliana dovrà decidere sulla co- stituzionalità omeno dell’omologa- zione. «Se il Tribunale supremo darà loro ragione si rischia di minare un diritto acquisito dagli indios e sancito dalla costituzione del 1988. Si creerebbe un pericoloso precedente, per cui tutte le altre aree indigene potreb- bero essere rimesse in discussione». La posta in gioco, soprattutto in ter- In queste pagine immagini dell’attacco del 5 maggio scorso a Raposa Serra do Sol. Sopra: marcia contro gli occupanti abusivi. Controllo di routine della polizia. A fianco: due sicari in motocicletta. Pagina successiva: la polizia federale ascolta le testimonianze degli indios dopo l’attacco.

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