Missioni Consolata - Settembre 2008

MISSIONI CONSOLATA MC SETTEMBRE 2008 39 V j ( sa della consolazione) di pa dre Franco Sordella, che ac coglie bimbi di strada. Il comples so sorge su una vasta area, un quadrato di circa 2 km di lato, che i missionari della Consolata hanno acquistato nel 1997 con l’intento di costruire una fattoria. Di fatto, la scarsità di acqua e la difficoltà nello scavo dei pozzi ha indotto i missionari a ripiegare su un pro getto diverso... Ma che progetto! Il centro è costituito da un’abita zione che accoglie al momento 68 bambini senza famiglia; altri 21,af fidati al centro, frequentano le scuole superiori e dimorano pres so le scuole nel corso della setti mana. Le richieste di accoglienza sono moltissime, ma la capienza non permette di accontentare tut ti. Qui sono accolti solo i casi più disperati. Inizialmente la situazione era molto difficile: i ragazzi abbando nati erano aggressivi, talvolta de diti alla droga o all’autolesionismo; ora le cose vanno molto meglio. I ragazzi, formati, sono capaci a lo ro volta di prestare aiuto ai nuovi arrivati. I ragazzi sono organizza ti in squadre tendenzialmente au tonome, dove i grandi accudisco no i piccoli. Il centro è organizzato con gran de efficienza e buoni mezzi, sup portato da alcune comunità di vo lontari a Torino e a Savigliano. Ol tre all’abitazione, modesta ma pulita, il centro ospita un asilo, una scuola elementare frequentata an che da bambini esterni e soprat tutto una scuola professionale; vi sono tre laboratori (uno di mecca nica, uno di falegnameria e uno di calzoleria) dove i ragazzi che han no terminato la scuola elementare e non si iscrivono alla secondaria possono, nel corso di tre anni, im parare un mestiere che li renderà autosufficienti. Accanto ai laboratori, una coo perativa organizza il lavoro dei ra gazzi che hanno finito la scuola professionale e non sono ancora pronti per spendersi autonoma mente sul mercato. Laboratori e officine sono dota te di macchinari che i nostri colle ghi esperti giudicano assoluta mente idonei. I macchinari pro vengono dall’Italia e dall’Europa, donazione di associazioni di vo lontariato. Vi sono anche auto mezzi e macchine agricole. Intorno alle abitazioni e alle offi cine, una vasta area coltivata e uti lizzata per il pascolo (ci sono muc che, capre, pecore, maiali) per mette alla comunità una quasi completa autosufficienza alimen tare. Esprimiamo a padre Sordella tut to il nostro apprezzamento per questa opera, che rivela grande ca pacità e spirito di organizzazione. Il padre ci esprime la sua preoccu pazione: la sua salute e l’età non gli permetteranno di continuare per molti anni; anche con l’attenzione al passaggio delle consegne, c’è il rischio che si per da un po’ ciò che si è costruito... A l pomeriggio abbiamo in programma la visita al Ruaha University College , guidati da padre Dutto. Mentre aspettiamo, come in ogni momen to di pausa, ci precipitiamo al co loratissimo mercatino che sta a due passi dalla nostra abitazione, a far razzia di oggetti di ogni spe cie, di ebano, di stoffe, di gioielli... Ormai siamo conosciuti; i vendito ri, che sono soliti contrattare, han no alzato i prezzi convinti che compreremo comunque. Mgongo, la Faraja House (casa della consolazione) per i ragazzi di strada. Scuola professionale dellamissione di Mgongo, laboratorio di calzoleria. Iringa 9.4.08 mercoledì CONSOLAZIONE E SPERANZA

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