Missioni Consolata - Settembre 2008

meno dignitosa. Forse, la ragione è in parte da ricercare proprio in que- sta abbondanza, che ha formato il carattere dei russi, abituati a non cal- colare, a non risparmiare nell’uso di risorse apparentemente illimitate. Ciò si è tradotto, nei secoli, in tra- scuratezza, poca razionalità nel ge- stire il bene comune, tendenza allo spreco. Proprio per questo sugli am- ministratori ricade una grossa re- sponsabilità, e il primo e più respon- sabile di loro è il presidente, che ha creato di sé un’immagine di politico razionale ed efficiente e che ha con- centrato nelle proprie mani un enor- me potere. Basterebbe un esempio a mettere in dubbio l’oculatezza della sua gestione del paese: dopo la de facto rinazionalizzazione del settore energetico da lui perseguita, con le riserve che ha, la Russia non riesce a soddisfare il fabbisogno in- terno di gas. ECONOMIA: IL RITORNO DELLO STATOPADRONE È noto che l’attuale prosperità del- la Russia si fonda innanzitutto sulle materie prime. Le risorse del sotto- suolo, metalli e idrocarburi, costitui- scono circa l’80% delle esportazioni russe ed è la crescita dei loro prezzi che ha dato il maggior contributo al boom economico di questi anni. Nonostante le eccezionali condi- zioni del mercato internazionale, il settore petrolifero russo è in piena crisi. Fino al 2003 la produzione di greggio cresceva di un 8-9% annuo; ma dal 2004 questo indice si è anda- to riducendo.Nel 2007 è stato solo del 2,5% e nel primo trimestre di quest’anno si è addirittura registrato MISSIONI CONSOLATA Alta mortalità è indice di bassa qualità della vita. È vero che in que- sti anni, grazie al buon andamento economico è circolata più ricchezza ed è diminuita la percentuale di per- sone che vivono sotto la soglia della povertà,ma è anche vero che la dif- ferenza tra ricchi e poveri si è accen- tuata e che lo stato non ha investito in servizi per i cittadini il denaro arri- vato nelle sue casse. Se si eccettuano i grandi centri ur- bani, le infrastrutture in Russia sono rimaste quelle dei tempi sovietici. Così, si muore sulle strade, insuffi- cienti e maltenute; si muore perché il sistema sanitario è antiquato e non garantisce un’adeguata assi- stenza; si muore perché nei posti di lavoro, nelle abitazioni, nelle struttu- re pubbliche mancano i più elemen- tari sistemi di sicurezza; si muore per le malattie contratte nei luoghi di detenzione,malsani e sovraffollati; si continua a morire per mano di cri- minali, che rimangono impuniti nel- la stragrande maggioranza dei casi. Povertà, precarietà del vivere, mancanza di prospettive sono tra i motivi che spiegano l’accresciuto consumo di alcolici, una delle princi- pali cause di morte, e un numero di suicidi tra i più alti nel mondo. È difficile capire come mai un pae- se dove 140 milioni di persone si di- vidono un territorio di 17 milioni di kmq, tra i più ricchi al mondo di ri- sorse naturali, non riesca a garantire a tutti i suoi abitanti un’esistenza al- MC SETTEMBRE 2008 17 Coppia di sposi sulla Piazza Rossa. Vladimir Putin, per otto anni presidente della Russia e da poco rieletto come capo del governo. Mosca, Piazza Manezh,manifesto per le elezioni presidenziali 2008 con Vladimir Putin e Dmitrij Medvedev e il loro motto: «Insieme vinciamo».

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