Missioni Consolata - Settembre 2008

paese. Se si prendono in considera- zione altri aspetti della vita in Russia, il quadro appena descritto apparirà diverso e mostrerà evidenti segni di un profondomalessere.Uno dei più preoccupanti è il calo demografico. Questo fenomeno si è manifestato all’inizio degli anni ‘90, quindi molto prima dell’arrivo di Putin,ma i suoi otto anni non hanno portato varia- zioni di tendenza. Con una densità di 8 abitanti per kmq, la Russia è uno dei paesi più vuoti al mondo; un’ulteriore perdita di popolazione potrebbe mettere a repentaglio intere regioni, in parti- colare la Siberia orientale, dove è più accentuata la tendenza allo spopo- lamento. Oltre agli evidenti proble- mi di sicurezza che ne conseguireb- bero, il fenomeno in sé non è certo indice di buona salute. La natalità in Russia era calata già ai tempi dell’Urss come conseguen- za di diversi fattori: l’attacco ideolo- gico alla istituzione della famiglia, la liberalizzazione di aborto e divorzio, scarsezza di alloggi, lavoro femmini- le, equiparato a quellomaschile.Con la fine del sistema sovietico a ciò si sono aggiunte le aumentate diffi- coltà economiche e il peggioramen- to del sistema scolastico. Tuttavia, quello che più impressio- na oggi non è tanto la bassa natalità, quanto l’alta mortalità. In questi ulti- mi anni si è addirittura avuto un leg- gero incremento delle nascite,ma, ai fini demografici, questo dato è reso nullo da unmaggiore incremento delle morti. L’aspettativa di vita per gli uomini è scesa in Russia a 58 an- ni: 20 anni sotto la media europea. 16 MC SETTEMBRE 2008 RUSSIA c’era il cielo, si stanno affastellando torri gigantesche, da cui partono po- tenti fasci di luce, che, come fari, illu- minano la notte di Mosca. Recentemente, sulla sommità del centro commerciale è stato eretto unmaxi schermo, che giorno e not- te proietta immagini di auto in corsa e coppe di champagne . Ti tiene buo- na compagnia, come se in camera a- vessi un televisore sempre acceso. Dal 2000 la Russia ha vissuto un periodo di costante crescita econo- mica e Mosca è, naturalmente, la città dove più evidenti sono i segni di questi anni fortunati: è in cima alle classifiche mondiali per concentra- zione di Mercedes e di milionari. Il 2000 è anche il primo anno della presidenza di Vladimir Putin, cui si attribuisce il merito di aver tirato fuori il paese dalle secche dell’era El’cyn, di averne favorito la ripresa e- conomica, di avergli ridato stabilità e fiducia nel futuro. Il turista in visita a Mosca non po- trà non trovarsi d’accordo con un ta- le giudizio e, forse, non gli parrà così strano che i russi abbiano per la ter- za volta riconfermato la fiducia ver- so quest’uomo, votando inmassa al- le presidenziali di marzo il candidato da lui voluto. Lo avrebbero sicura- mente rieletto per altri quattro anni, se solo si fosse presentato di nuovo. Si è, addirittura, formato il movimen- to «Per Putin», a sostegno di una sua candidatura;ma la costituzione rus- sa non consente un terzomandato consecutivo, e in questo è stata ri- spettata. Come stupirsi di un tale consenso, se il PIL cresce di un 7% annuo, i sa- lari reali dal 2000 sono aumentati di quattro volte e mezzo, c’è stato un aumento della produttività e dei consumi, il rublo si è rinforzato e l’in- flazione è diminuita. Senz’altro ci sonomolte più per- sone che stannomeglio adesso che otto anni fa. Il cetomedio è cresciu- to e ha preso d’assalto le località tu- ristiche in tutta Europa. La Russia è tornata a far sentire il proprio peso tra le nazioni. Eppure... I CONTI NONTORNANO I dati macroeconomici, si sa, non bastano a descrivere la realtà di un Un esempio di speculazione accanto al Cremlino: demolizione dell’Hotel Moskva, ancora in buono stato, per costruirne un altro più lussuoso. Mercedes e altre auto di lusso, simbolo dei nuovi milionari.

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