Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2008

mente al gruppo di cui fa parte (invito chiunque a ri- leggere l’articolo). Accetto senz’altro questo punto di vista pur continuando a non condividerne la so- stanza. Negli anni 2001-2003 ho lavorato per l’Apa a Kahawa, presso il dispen- sario della missione. Il dot- tor Azzalin ed io dunque ci conosciamo personalmen- te e i nostri contatti non sono certo stati saltuari, almeno fino a quando le nostre strade si divisero. Del resto mi rendo conto che entrambi abbiamo ol- trepassato la cosiddetta mezza età ed è possibile che la memoria cominci a giocare qualche scherzo. Consiglio al collega, che saluto commosso, buoni li- bri ed esercizio fisico. A fu- tura memoria. Cordialmente dr. Massimo Fugazza via e-mail da voi pubblicata su Mis- sioni Consolata , maggio 2008, apprezzo la risposta del dott. Azzalin. Lungi dal voler prolungare inutil- mente una polemica, che del restomi interessa poco, vorrei solo sottolineare l’impossibilità di capire che le osservazioni esternate dal dott. Azzalin fossero ri- volte solo ed esclusiva- rivista@missioniconsolataonlus.it MC LUGLIO-AGOSTO 2008 7 C ari amici, vi mando questa mia preghiera per condivi- dere con voi i miei sentimenti, dopo il riconoscimento del Kosovo come uno stato indipendente. Nessuno voglio offendere; vorrei solo informarvi che sono stati calpestati i diritti di un popolo intero: il mio. Purtroppo, non è l’unico a chiedere giustizia. Ma io, am- mirando tutti quelli checombattonocontroogni formad’in- giustizia e discriminazione in questomondo, chiedo un po’ di attenzione per questo colpomortale che ha subito il mio popolo.Non sono solo io; sono più di dieci milioni di perso- ne in lutto per lo strappo di Kosovo. Vi mando lamia preghiera e vi chiedo di pregare insieme a me, perché il Kosovo torni parte della mia Serbia, con tut- to l’amore e rispetto agli Albanesi e agli altri popoli che vi- vono nel mio paese, che hanno diritto alla loro lingua, alla loro cultura,alla loro religione,che hannodiritto all’autono- mia, ma non hanno diritto di strappare la parte più prezio- sa della mia terra. Prega per noi,Madre di Dio conTre Mani. Prega per noi serbi cristiani. Hanno strappato Kosovo e Metohija il cuore della mia Serbia. Hanno rubato il mio passato. Memoria storica e mille monasteri: Gracanica,Decani, Pec patriarcato dove si pregava in serbo da secoli. Madre di Dio conTre Mani, vorrei pregare per la pace; ma l’ho persa dal mio cuore, contratto dall’immenso dolore. E l’unico pensiero nella mente mia, Kosovo e Metohija sono la Serbia; pensiero doloroso e perenne, Kosovo e Metohija, la serba Gerusalemme. RingrazioTe e i nostri santi Padri per la forza che avevano le nostre madri, che persero figli,mariti e fratelli nel campo dei Merli. Con il Tuo sostegno e la Tua protezione, loro crebbero la nuova generazione, insegnandole l’amore, il perdono e il coraggio e ad opporsi al peccato e al malvagio; e trasmettevano nei secoli della storia la fede, la lingua, il cirillico: le tre perle della nostra nazione per non perderci nella globalizzazione. Aiuta anche noi,Madre di Dio conTre Mani, a crescere figli nel timore di Dio, e cristiani e che non dimentichino, Santa Maria, Kosovo e Metohija sono la Serbia. Snežana Petrovi ć, Rovereto (Trento) P REGHIERA ALLA M ADRE DI D IO CON T RE M ANI * * LaMadre di Dio conTreMani è un’icona dellaMadonna che ha di- pinto sanLucaEvangelista.Pregandodavanti aquell’icona,sanGio- vanni di Damascoebbeunamiracolosaguarigione,dopodi che fece unamano di argento che pose sull’icona in segno della sua gratitu- dine. In seguito, gli iconografi, quando dipingevano quell’icona, di- pingevanoanche lamanod’argento in fondo.Perciò si chiama «Ma- donna con tre mani». È la protettrice del monastero serbo Hilandar sul Monte Athos, e si può vedere in tutte le chiese ortodosse.

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