Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2008

TuttoMondo 68 MC LUGLIO-AGOSTO 2008 FILO DIRETTO tra i missionari della Consolata e i loro amici nei quattro continenti REMOLINO (COLOMBIA) SAN ISIDRO... AIUTACI TU! R emolino, 11 maggio 2008, domenica di Pentecoste e ini- zio della festa patronale in o- nore di san Isidro Labrador (sant’I- sidoro agricoltore). I festeggiamenti cominciano con la marcia della pace. Vi partecipano la banda, la statua del santo patrono, il sacerdote con una marea di chie- richetti, i bambini della scuola ma- terna con i genitori, i ragazzi delle scuole elementari, i giovani delle su- periori e tanta gente. Il paese è tut- to decorato con bandierine bianche e striscioni che invitano alla pace e inneggiano alla mamma... Sono le 10,30 del mattino. In piena « marcha » sentiamo il rumore degli elicotteri. Non ci facciamo molto ca- so, perché la presenza massiccia dell’esercito regolare nella zona è normale. Ma quando stiamo per ar- rivare alla chiesa, militari dell’eserci- to e membri della polizia segreta (Cti), in uniforme nera, passano senza rispetto alle mie spalle, da- vanti ai bambini della scuola mater- na, creando il panico assoluto. La processione si ferma. Una signo- ra anziana si avvicina e mi dice: «Hanno portato via mio figlio»; un giovane aggiunge: «Hanno preso mio padre» (ex presidente della Giunta comunale). Celebriamo l’eucaristia; ci affidiamo al Signore e a san Isidro. La liturgia è molto agitata: i ragazzi entrano ed escono dalla chiesa. Dopo la messa raccogliamo le prime informazioni. La presenza militare ha sconvolto la quiete di Remolino che, dopo la repressione degli ultimi an- ni, sta tentando di risollevarsi, cer- cando alternative. Infatti, nel paese non trovano che qualche chilo di coca e un deposito di 35 milioni di pesos (circa 13 mila euro), una somma raccolta con le entrate del- l’unico telefono pubblico del paese, attività a favore del Collegio statale, vendita di bestiame minuto per aiu- tare una signora gravemente amma- lata... A Remolino la banca non esi- ste e i soldi si nascondono sotto il materasso. I militari hanno già radunato un gruppo di 15 persone per por- tarle a Bogotá e giudicarle come ribelli. Cerchiamo disperatamente il rappresentante della Fiscalia (Pro- cura della repubblica), da cui dipen- dono gli ordini di arresto. Finalmen- te riusciamo a parlargli: ci spiega che alcune persone che sono state qui a Remolino e si sono consegna- te come « desplazados » (sfollati) stanno parlando. Si sono viste, in- fatti, tre persone incappucciate che indicavano persone e rispettivi no- mi. Tra questi sembra che ci sia an- che « Panadero », un signore che la comunità parrocchiale ha accolto e salvato nel gennaio del 2007. Il pubblico ufficiale dice che sta ese- guendo gli ordini. Cerchiamo di spiegargli come è la realtà: «A Re- molino molte cose sono cambiate, molte devono cambiare; ma il cam- mino è lento, anche perché la pre- senza dello stato è quasi nulla: non esiste la polizia, la giustizia è un fai da te». Spieghiamo anche la prove- nienza del denaro trovato. Facciamo Remolino 11 maggio: poliziotto, fiscalia e soldato per le vie del villaggio. Gruppo di militari a Remolino.

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