Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2008

MISSIONI CONSOLATA vano colpito gli operai in pensione e altro ancora. Dopo l'uscita dell'articolo gli am- ministratori locali assicurarono che era tutto sotto controllo e che non c'era problema di sorta, che erano state predisposte vasche di filtra- zione, che l'area era stata bonificata. Venne, forse, aperta un'inchiesta,ma i lavori andarono avanti perché le Olimpiadi erano imminenti e biso- gnava realizzare il villaggio per i gior- nalisti. Uno sguardo ai progetti, alle mappe e ai documenti ufficiali ha consentito di chiarire tutto. L'area, impregnata di cromo esava- lente, non è stata bonificata e attual- mente il metallo cancerogeno sta in- quinando la falda idrica e la Dora. Thyssen,Thyssen Abbiamo cercato altre informa- zioni con i mezzi a nostra disposi- zione e abbiamo scoperto che, po- che centinaia di metri a monte an- che l'acciaieria Thyssen Krupp ha versato nella Dora e nelle fognature, tonnellate di cromo e di nichel, due metalli cancerogeni di prima classe. I dati precisi degli scarichi perico- losi sono reperibili in rete sui siti dell'I NES ( Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti ) e dell'E PER ( European Pollutant Emission Register ), che sono registri integrati nati nell'ambito della direttiva 96/61/CE,meglio nota come diret- tiva I PPC ( Integrated Pollution Prevention and Control ). Questi regi- stri consultabili da tutti sono il risul- tato di un approccio integrato alla gestione ambientale, che coinvolge i governi, le industrie e il pubblico e dà la possibilità a chiunque di eserci- tare il proprio diritto di accesso alle informazioni ambientali. Recentemente l'Arpa ha confer- mato l'esattezza dei dati,ma ha spie- gato che non è tanto importante la quantità di materiale versato,ma piuttosto la concentrazione di questi materiali scaricati nella Dora, con l'autorizzazione della Provincia di Torino. Un tecnico dell'Arpa ha spiegato che 500 chilogrammi di cromo sciolti nella quantità totale di acqua versata nella Dora in un anno (più di sei mi- lioni di metri cubi) restano diluiti al punto da rientrare nei limiti di con- centrazione previsti dalla legge per gli scarichi industriali. Va chiarito che il rispetto dei limiti di legge (non solo in questo caso) non mette al riparo la popolazione dai rischi per la sua salute, perché mezza tonnellata di materiali alta- mente e certamente cancerogeni, anche se diluita parecchio, resta sempre mezza tonnellata e sarebbe giusto chiedersi dove è andata a fi- nire, visto che in alcuni punti del Piemonte la concentrazione di cromo esavalente nella falda supera i limiti consentiti. La legge,a tutela di chi? La legge prevede dei limiti per la concentrazione di cromo nelle ac- que, ma ci sono due normative. Il li- mite sanitario di concentrazione am- missibile nell'acqua potabile è di 50 µg/litro come cromo totale,mentre la norma di tutela ambientale pone invece il limite di 5 µg/litro di cromo esavalente. Il superamento del limite previsto per le acque di falda impone la ricerca delle cause e l’eventuale bonifica. In questi casi il sindaco, come massima autorità sanitaria, può disporre la chiusura dei pozzi. La legge, in questo caso, non tutela la salute dei cittadini, perché gli esperti confermano che il cromo presente nell'acqua potabile è quasi tutto esavalente, per via della sua so- lubilità, pertanto è possibile bere ac- qua «a norma di legge» con quantità notevoli e pericolose di cromo esa- valente. ■ MC LUGLIO-AGOSTO 2008 67 (*) Roberto Topino, medico, e Rosanna Novara, biologa, sono collaboratori fissi di MC. F OTOSERVIZIO MONOTEMATICO : Le foto di questo articolo, tutte dedicate alla tragedia della Thyssen Krupp (Torino, dicembre 2007), sono di M AURIZIO P AGLIASSOTTI . Le lacrime di una cineoperatrice della Rai. Sulla tragedia sono usciti alcuni documentari. Tragedia THYSSEN KRUPP, Torino, dicembre 2007.

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