Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2008
54 MC LUGLIO-AGOSTO 2008 AFRICA perché funziona subase volontaria. In cinque anni non ha permesso di pro- durre statistiche affidabili sulle rendi- te petrolifere dei paesi produttori. Con l’eccezione dell’Azerbaigian». I paesi aderiscono all’iniziativa,ma poi non pubblicano i dati, non c’è un avanzamento.Amaggior ragione con l’impennata dei prezzi del bari- le, e quindi dei possibili guadagni, anche illeciti, nei prossimi anni. SPUNTA LA SOCIETÀ CIVILE «L’importante è che c’è una pres- sione sempre maggiore della so- cietà civile, che inizia a portare qual- che frutto».Xavier Harel si riferisce alla campagna internazionale «Pa- gate quello che pubblicate» lanciata da un centinaio di Ong, prima fra tutte la britannica GlobalWitness. La campagna punta a obbligare le compagnie estrattive basate in Eu- ropa e Stati Uniti (petrolio e minera- li) a pubblicare quanto versano agli stati produttori.GlobalWitness ha pubblicato interessanti e approfon- diti rapporti sui legami tra petrolio, corruzione, povertà e conflitti in di- versi paesi africani. Una piccola modifica giuridica nei paesi di origine delle majors , porte- rebbe enormi benefici alle popola- zioni dei paesi esportatori. «C’è una recente proposta di legge al con- gresso americano (il parlamento Usa, ndr ) che vorrebbe costringere tutte le compagnie estrattive, com- prese quelle del petrolio, a rendere pubblici i dati sui soldi versati a pae- si esteri superiori a 100.000 dollari. È il primo vero risultato del lobbing della società civile.Un primo passo enorme se si realizzasse». Diventando legge negli Usa, le compagnie americane, per non es- sere svantaggiate rispetto alle colle- ghe europee, farebbero inmodo che fosse integrata come conven- zione all’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo eco- nomico). È quanto è successo per la legge anticorruzione. In questomo- do diventerebbe valida per tutte le compagnie occidentali. Non è una proposta del governo ma del congresso. Il senatore che l’ha presentata dice che ci vorranno magari anni per farla passare. «È comunque un fatto che la gen- te inizia a prendere coscienza del problema dell’opacità di queste transazioni e di tutte le conseguen- ze. La pressione della società civile e dei media fa poco a poco andare a- vanti le cose». Secondo Joseph Stiglitz, economi- sta premio Nobel, già alto funziona- rio della Banca mondiale: «I paesi in- dustrializzati possono aiutare a ga- rantire la trasparenza con una semplice misura: autorizzare le de- duzioni fiscali solo per le royalities e gli altri pagamenti ai governi stra- nieri se la compagnia rivela total- mente quello che ha pagato e il vo- lume delle risorse naturali estratte». Stiglitz scrive nel suo ultimo libro La Globalizzazione che funziona : «Quello di cui questi paesi (ricchi in materie prime, ndr ) hanno bisogno, non è un sostegno finanziario ester- nomaggiore,ma essere aiutati per ottenere il massimo valore dalle loro risorse e per spendere bene i soldi ricevuti». Se il reddito delle materie prime che l’Africa esporta, delle quali il petrolio è in assoluto quella che rende di più, andasse sui conti degli stati e non su quelli senza nome nei paradisi fiscali, se questo denaro fosse reinvestito per sviluppare l’e- conomia dei paesi produttori,mi- gliorarne le infrastrutture, la salute, l’educazione, i paesi africani avreb- bero abbastanza risorse senza do- ver chiedere aiuti pubblici ai paesi industrializzati, che sono gli stessi a fare man bassa delle loro risorse naturali. ■ ✓ Xavier Harel, Afrique pillage à huis clos , Fayard ed., 2006. ✓ Joseph Stiglitz, La globalizza- zione che funziona , Einaudi ed., 2006. ✓ Autori vari, Tous les hommes des présidents , rapporto Ong Global Witness, 2002. S ITI INTERNET : ✔ www.globalwitness.org - Ong in- ternazionale, Global Witness ha pub- blicato interessanti rapporti sulla connivenza petrolio, corruzione, guerre negli stati africani. ✔ www.transparency.org - Ong in- ternazionale, Transparency International si occupa di corruzione e stila ogni anno una classifica dei paesi in base alla stessa. ✔ www.opec.org - Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, è il cartello dei maggiori produttori, a cui molti stati africani non aderiscono. ✔ www.publishwhatyoupay.org - Campagna contro la corruzione nel- l’industria estrattiva «Pubblicate quello che pagate». ✔ www.bp.com/statisticalreview - Statistiche della British Petroleum. ✔ www.ogj.com - Sito della rivista specializzata «Oil & gas journal». Xavier Harel, Afrique, pillage à huis clos (comment une poignée d’initiés siphonne le pétrole africain) , ed. Fayard, 2006. Bibliografia e siti Il libro In alto: Denis Sassou Nguesso, presidente del Congo. Sotto: Teodoro Obiang Nguema, della Guinea Equatoriale.
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