Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2008
MISSIONI CONSOLATA scatta il meccanismo del saccheggio o «evaporazione» dei soldi «pubbli- ci» del petrolio africano. Saccheggio che assume dimensioni impensabili. QUANTOPESA SULLE ECONOMIE AFRICANE I giacimenti africani sono (o po- trebbero essere) generatori di un’e- norme ricchezza per i rispettivi paesi. Le cifre in gioco fanno impallidire quelle dell’aiuto versate ogni anno dai paesi occidentali allo scopo di «sviluppare» l’Africa.Una stima del- l’Unione africana parla di 148miliar- di di dollari che annualmente «la- sciano» illegalmente l’Africa,per es- sere depositati su banche europee o nei paradisi fiscali. Illegalmente,per- ché si tratta di fondi pubblici, che do- vrebbero essere acquisiti dal Tesoro. Questa cifra approssimata per di- fetto va confrontata con 25 miliardi di dollari ricevuti ogni anno come aiuti dai paesi africani. Le élite di questi paesi avrebbero su conti pri- vati esteri tra i 700 e gli 800 miliardi di dollari di denaro pubblico.Conti spesso protetti e alimentati inmodo non «tracciabile».Xavier Harel so- stiene che: «La fuga di capitali è uno dei principali ostacoli al decollo del- l’Africa». In Nigeria le entrate dell’oro nero costituiscono il 98% di tutte le ricet- te in valuta e in Angola il 90%. Facendo le proiezioni sulle produ- zioni dei giacimenti già sfruttati (e- scludendo quindi le future scoperte) di sette paesi dell’Africa dell’Ovest (Nigeria,Angola, Congo,Guinea E- quatoriale, Gabon, Ciad e Camerun), il Pfc Energy, ufficio studi statuniten- se, ha valutato le somme generate dal petrolio tra il 2002 e il 2019 intor- no ai 183 miliardi di dollari, che van- no dai 110 miliardi per la Nigeria ai 2 miliardi per il Ciad. Piccola precisa- zione: i conti sono fatti con un costo del barile a 22,50 dollari! POVERTÀ,GUERRE CIVILI E INSTABILITÀ POLITICA Ma cosa portano, nella realtà, le rendite petrolifere in Africa? A sud del Sahara il petrolio sembra fare ri- ma con povertà, corruzione, instabi- lità politica e guerre civili. Con una certa sorpresa scopriamo che i paesi africani produttori di pe- trolio sono agli ultimi posti della classifica rispetto all’Indice di svilup- po umano delle Nazioni Unite.Nige- ria e Angola, i maggiori produttori del continente, figurano addirittura tra gli ultimi della classe, nella zona definita a «basso sviluppo umano» (158.ma la prima e 162.ma la secon- da). La Guinea Equatoriale occupa il 127° posto (grazie al basso peso de- mografico), il Congo il 139°,mentre MC LUGLIO-AGOSTO 2008 49 lioni di barili.Già a partire dalla pri- ma amministrazione Bush (2001) il petrolio diventa una priorità strate- gica per gli Usa, essendo sinonimo di indipendenza energetica. La Cina ha un’economia in crescita di quasi il 10% annuo.Dal 2005 è il secondo consumatore mondiale di petrolio e il suo bisogno arriverà al 20% di quello prodotto sul pianeta nel 2010.Con la sua popolazione di unmiliardo e 400 milioni di abitanti, il cui tenore di vita è in aumento, ha sempre più bisogno di energia. La si- curezza di riserve di petrolio a me- dio e lungo termine è dunque fon- damentale. Obbligatorio buttarsi a capofitto nella ricerca di nuovi giaci- menti e nello sfruttamento di quelli conosciuti nel continente, trascurato dal punto energetico fino a pochi anni fa. Uno dei problemi dell’Africa sub sahariana è che non possiede le tec- nologie e le possibilità di investi- menti necessari per sfruttare i propri giacimenti di petrolio.Questo impo- ne agli stati africani l’avvalersi di compagnie europee e statunitensi (e ultimamente cinesi). Fin qui nulla di così grave. Il problema è che gra- zie a personaggi senza scrupoli di varia nazionalità, dirigenti della majors , banchieri, intermediari, poli- tici occidentali, venditori di armi e, non ultimi, i capi di stato africani, CONSUMI D OMANDA MONDIALE DI PETROLIO 87 MILIONI DI BARILI AL GIORNO C ONSUMO MEDIO GIORNALIERO U SA ( IL PIÙ ALTO DEL MONDO ) 20 MILIONI DI BARILI , IN CRESCITA C ONSUMO MEDIO GIORNALIERO C INA CIRCA 17 MILIONI , È IN FORTE CRESCITA PRODUTTORI A RABIA S AUDITA È IL PRIMO PRODUTTORE MONDIALE ( PETROLIO CONVENZIONALE ) 11 MILIONI DI BARILI POMPATI OGNI GIORNO L A R USSIA È IL SECONDO CON 9 MILIONI DI BARILI L’A FRICA PRODUCE OGGI CIRCA 9,9 MILIONI DI BARILI AL GIORNO ( DI CUI 4,7 IN A FRICA O CCIDENTALE , E LEVABILE A 6 MILIONI AL GIORNO CON INVESTIMENTI ADEGUATI ) L E RISERVE PROVATE DELL ’A FRICA SONO DA 80 A 100 MILIARDI DI BARILI ( 10% DELLE RISERVE MONDIALI ), MA MOLTO RESTA DA SCOPRIRE Qualche dato su cui riflettere
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