Missioni Consolata - Giugno 2008
TuttoMondo 70 MC GIUGNO 2008 FILO DIRETTO tra i missionari della Consolata e i loro amici nei quattro continenti UTWEVE (TANZANIA) «ASANTE SANA, FOLLONICA» Quando la perseveranza porta i suoi frutti G ià nel numero di dicembre 2006, Missioni Consolata a- veva raccontato la storia di un’amicizia nata fra la città di Follo- nica e una piccola comunità del Tanzania: Utweve, nella zona di Ikonda, e impegno concreto degli a- bitanti della turistica località ma- remmana in favore del progetto «Città di Follonica», indirizzato alla costruzione e al mantenimento di un asilo per i bambini della zona. Io stesso, passando recentemente per Follonica, ho potuto constatare di persona l’ampiezza del movimen- to missionario che si è venuto creando in questi ultimi anni grazie all’entusiasmo di alcune persone particolarmente animate. Davvero impressionante è stata la serie di iniziative nate dalla volontà di Assuero Rossetti e dal gruppo di amici filatelici di Follonica, capaci di coinvolgere non solo la realtà eccle- siale e missionaria della zona, ma tutta la città a partire dalle autorità locali. Quest’estate, infine, sono riuscito a coronare un piccolo sogno perso- nale. Lasciate da parte le sudate carte, sono decollato per il Tanza- nia, posto che non avevo mai avuto la possibilità di visitare. Ho condivi- so il viaggio con alcuni benefattori, insieme ai quali dovevo partecipare all’inaugurazione di svariate opere (qualche pozzo e un paio di scuole- cappelle) finanziate grazie all’aiuto di questi amici italiani. Ovviamente, non potevo dimenticarmi di Folloni- ca e di visitare l’opera degli amici to- scani che, dopo aver realizzato ma- terialmente l’asilo, continuano con il loro appoggio a far sì che tale inizia- tiva possa durare nel tempo. L a nostra marcia di avvicina- mento a Utweve è iniziata con la visita alla missione di Ikonda e al suo ospedale. Da lì, infatti, si parte per poter raggiungere le mis- sioni più remote della zona, quasi tutte sparse sulle adiacenti colline. Ikonda è, grazie al suo ospedale, un vero fiore all’occhiello delle nostre attività di sviluppo in Tanzania, un impegno di promozione sociale e attenzione agli ammalati della zona. Anzi, non solo della zona, visto che la qualità del servizio che viene of- ferto attira persone inferme anche da regioni vicine. Lasciata Ikonda alle nostre spalle, ci siamo inerpicati sulla strada che porta a Utweve: un rotolo di terra che si dipana sulle pendici della montagna. Le prime piogge, cadute con abbondanza, avevano reso fan- gose le piste, mettendo a dura pro- va anche la trazione del nostro mezzo fuoristrada che doveva pro- cedere con lentezza. Per fortuna, tra uno scossone e l’altro, il viaggio si è rivelato più breve del previsto e, dopo solo un’ora di viaggio, ci siamo trovati davanti al cartello... «Città di Follonica». Così si chiama l’insieme di costru- zioni che danno vita all’iniziativa sostenuta dai nostri amici del Tirre- no. Lì, ho veramente potuto tocca- re con mano come un progetto, ben pensato, seguito e gestito, possa diventare una realtà impor- tante che non si esaurisca in un aiuto immediato diretto all’educa- zione dei bambini, ma che si tra- sformi in un’attività formativa per l’intera comunità. Siamo stati inizialmente accolti nel salone principale della nuova co- struzione da nugoli di bambini in u- niforme scolastica. All’inizio, gli sguardi tradivano una certa dose di riservatezza e forse timore dovuto all’invasione di queste figure bian-
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