Missioni Consolata - Giugno 2008
DOSSIER 42 MC GIUGNO 2008 R onkh. Un villaggio polveroso sulle rive del fiume Senegal, nel Nord dell’omonimo paese, giu- sto al confine con la Mauritania. File di basse case in mattoni di cemento, scarne e grigie. Tutte simili. Siamo nella valle del fiume, la zona del- l’antico reame Walo . Qui i conta- dini, da secoli, coltivano miglio, sorgo, mais e patata dolce per il sostentamento delle loro fami- glie. E sempre in questa zona, i sostenitori del capitalismo sel- vaggio hanno introdotto all’inizio degli anni ‘60 la risicoltura creando grandi perimetri irrigui. Ancora oggi parte della popola- zione lavora in questi perimetri producendo per terzi. I produttori hanno però mantenuto delle por- zioni di terra nella quale coltivano riso, in parte utilizzato per nu- trire la famiglia e in parte ven- duto per acquisire altri beni di prima necessità. LA FAVOLA DEI FOYER Proprio da Ronkh, negli anni Sessanta, è partito un movi- mento che ha visto i contadini or- ganizzarsi in gruppi di base detti Foyer (famiglia in senso allar- gato), poi diffusi in tutta la valle, fino ad associarsi in strutture re- gionali. Nasce così, da nove Foyer , nel 1976, l’organizza- zione contadina conosciuta come Asescaw (Amicale socio econo- mica sportiva e culturale degli agricoltori del Walo), ancora oggi molto attiva. Questa organizzazione è all’ori- Il caso: un’economia comunitaria è possibile In un villaggio sperduto del Nord del Senegal si sperimenta un’esperienza interessante. Microcredito per finanziare l’agricoltura. Non solo. Un sistema cooperativo, ma anche comunitario e solidale, fatto da agricoltori per gli agricoltori. E la cosa più sorprendente è che funziona. di Marco Bello da Ronkh (Senegal) IL BANCHIERE DEI POVERI , VERSIONE AFRO
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