Missioni Consolata - Giugno 2008

DOSSIER Elogio dell’eresia (e degli eretici) 28 MC GIUGNO 2008 Sullo stato delle cose economiche L a chiamano «scienza triste»,ma in realtà questo è quasi un complimento. L’economia (almeno come la vediamo oggi) è l’applicazione della selezione darwiniana sulla società , in base alla quale vincono sempre i più forti e i più scaltri. È nell’e- conomia finanziario-speculativa, che si mostra in tutta la sua portata l’ amoralità del sistema. Per capire il grande imbroglio della finanza speculativa, è suf- ficiente un esempio tra i molti disponibili. In tanti avranno sen- tito parlare delle «agenzie di rating», società private che analiz- zano la solidità finanziaria di imprese, banche, assicurazioni ma anche degli stati (Italia compresa). Le agenzie che dominano il mercato sono soltanto tre, tutte statunitensi: Moody’s , Standard &Poor’s e Fitch . I danni che producono le «pagelle» delle tre sorelle sono gi- ganteschi. I loro «report» (con cui vengono motivati i voti: Aaa, C, D, e via simboleggiando) sono inappellabili e - addirittura - difficilmente criticabili (perché «il mercato non capirebbe»). Eppure, sono spessissimo inattendibili, anche perché viziati da svariati conflitti d’interesse (1). Limitandoci alla stretta attualità, Moody’s , Standard & Poor’s e Fitch sono le stesse agenzie che non hanno avvertito della bomba a tempo dei mutui subprime su cui tante banche hanno giocato (2), salvo poi scottarsi (e far pagare il danno ai clienti, ai risparmiatori o ai cittadini attraverso lo stato). E che dire dell’altra crisi di questi mesi, quella alimentare? (3) La crisi del cibo non è determinata da una carestia,ma dal costo dei prodotti (in primis, riso,mais, grano, soia), diventato inacces- sibile per centinaia di milioni di persone. Il problema è stato ge- nerato dall’applicazione all’agricoltura dei principi neoliberisti, specialmente nei paesi poveri.Qui si è persa la sovranità alimen- tare facendo chiudere i piccoli produttori locali e favorendo in- vece un’agricoltura estensiva votata all’esportazione. Se a ciò si aggiungono le politiche delle multinazionali delle granaglie (come la Cargill , GeneralMills , Adm ,ecc.) e le onnipresenti specu- Il mondo vive nel mito della crescita, della globalizzazione, di un modello di sviluppo unico e immodificabile. Nel frattempo, la catastrofe ambientale è sotto gli occhi di tutti, la crisi alimentare si aggrava, la speculazione finanziaria domina l’economia. In questo bailamme, a vincere sono sempre i soliti. Ma lo diciamo sottovoce, perché - come pretende il «pensiero unico» - certe cose sarebbe meglio tacerle. A meno di non essere degli eretici... di Paolo Moiola In Argentina, la gravissima crisi del 2002 fu un esempio di quali danni il sistema neoliberista può generare. Disoccupati a Buenos Aires.

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