Missioni Consolata - Giugno 2008
10 MC GIUGNO 2008 A lcuni dicono che nel volto so- migli un po’all’uomo che più di ogni altro ha legato il suo nome al santuario, essendone stato il rettore per ben 46 anni: il beato Giu- seppe Allamano. Ma le similitudini non si fermano qui.Don Marino è na- to a Chieri, nell’aria dell’Allamano e dei grandi santi castelnuovesi. «L’aria mi ha fatto bene,ma la strada è anco- ra lunga...» dice ridendo. Parecchia polvere mangiata negli o- ratori di periferia e della cintura tori- nese come vice curato: la pastorale nel sangue. Poi, un’altra comune e- sperienza con il santo predecessore: dal 1992 al 1997 è rettore del seminario maggiore. Un’esperienza che don Ma- rino definisce «bellissima», al servizio di più di 70 stu- denti di teologia. Infine, do- po un’altra breve parentesi pastorale, arriva la «mazzata». «Nel 2001, all’età di 45 anni, sono stato nominato rettore del convitto e pro- rettore del santuario della Consolata. L’incarico a pieno titolo l’ho ricevuto il 2 febbraio 2006. Per uno che veniva dal lavoro sul campo, negli oratori, il cam- bio è stato grande. Mi sono dovuto abi- tuare». L’incontro con don Mari- no si svolge in una salet- ta del convitto: «Luoghi frequentati dall’Allamano», mi ricorda.Gli chiediamo: ITALIA di Ugo Pozzoli Intervista a Don Marino Basso, rettore del Santuario della Consolata di Torino Prete «da cortile», come si definisce egli stesso, don Marino guida ormai da qualche anno il cuore spirituale della città di Torino. In occasione della festa del 20 giugno lo abbiamo incontrato e gli abbiamo rivolto qualche domanda. Ci ha parlato di Maria, ma anche di una città che, seppur in rapido cambiamento, continua ad aprire il suo cuore alla Madre di Dio. L’EREDE
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