Missioni Consolata - Maggio 2008
Di ogni offerta perve- nutaci tramite c.c. posta- le viene inviata lettera di riscontro e ringraziamen- to; ma non siamo in gra- do di confermare quanto si «vocifera». Così pure per i benefici devoluti alla nostra Onlus tramite il 5‰(di cui rin- graziamo di cuore); essi sono gestiti dal Ministero dell’Economia tramite l’A- genzia delle Entrate, che ci comunica l’importo to- tale, senza i nomi dei sin- goli donatori. tere in conto che non sarà mai una risposta impecca- bile; sarà sempre unmeno peggio, ma sarà quanto possiamo e dobbiamo fare. Francesco Ferrazin via e-mail rivista@missioniconsolataonlus.it MC MAGGIO 2008 7 V orrei prendere spunto dall’articolo del dott.Azzalin sull’i- niziativa dell’ApaOnlus con il progetto «Adotta un denti- sta a distanza» (M.C. febbraio 2008,pag.72),per contribuire a chiarire alcuni aspetti del volontariato inKenya e relativepro- blematiche che coinvolgono le associazioni che vi operano. Facciopartedell’associazioneSmomOnlus (Solidarietàme- dicoodontoiatricanelmondo - http://www.smomonlus.org ). Per conto dell’associazione e in partenariato con i missionari dellaConsolata,negli anni 2003-2004hodatoavvioaduepro- getti di intervento odontoiatrico:a Likoni (Mombasa) e aMa- ralal. Grazie all’aiutodi padreMasinoBarbero, lo studiodenti- stico di Likoni è diventato autonomo in breve tempo. Da al- cuni anni una collega locale, regolarmente assunta, conduce lo studio inmodo continuativo e con brillanti risultati. Attualmente la Smom è impegnata, sempre a Likoni, per strutturare inun localeadiacenteallostudio,un laboratorioo- dontotecnico. Il dott. PaoloBolognastaoperandoaffinchéan- che questa iniziativa si realizzi in tempi brevi con l’inserimen- to di operatori qualificati locali. L’autonomia e autosufficien- za delle strutture sanitarie locali è dunque un punto chiave attorno al quale ruota il nostro lavoro di operatori sanitari e non sembrerebbe lecito voler prescindere da questo assun- to, che guida da sempre l’operato della nostra associazione. Ben diversa,però, è la situazione a Maralal. Lo studio denti- stico è attivo dal 2003. Tra la diocesi di Maralal, nella persona del vescovomons.Virgilio Pante,e la Smom,è stato stilato un protocollo d’intesa, che definisce le linee operative di en- trambe le istituzioni.Numerosemissioni di volontari,dentisti, odontotecnici e assistenti, si sono succedute nel tempo pre- stando cure amigliaia di persone. TuttaviaMaralal,e più in generale il SamburuDistrict ,non è luogo di immigrazione interna.Lontano com’è dai circuiti ur- bani, non si presta a reperire personale sanitario locale quali- ficato. Il Dental Unit di Maralal potrebbe dunque, per molto tempo ancora, rivestire un ruolo puramente assistenziale, le cui saltuarie prestazioni non soddisfano i propositi di auto- nomia operativa caldeggiati dalla Smom.Nel corso delle nu- merose missioni che ho condotto a Maralal, ho avuto occa- sione e possibilità di approfondire la conoscenza di quella re- gione e focalizzare alcune problematiche cruciali. Il Samburu District fa parte dei distretti Asal ( Arid and semi arid lands ). Per caratteristiche climatiche e di territorio è dun- que soggetto a periodi ciclici di siccità, che spesso in passato hanno dato luogo a terribili carestie.Per le tribù nomadi e se- minomadi di quelle terre,lamancanzad’acqua rappresenta la sofferenza e la morte delle mandrie di bovini e capre, unica fonte del loro sostentamento. Da questa consapevolezza nacque l’idea di perforare un pozzo per l’acqua nella regione. Iniziato nel 2006, a fine ago- sto 2007 il pozzo era completato e messo in funzione a Leir- Bahawa, 20 km a sud di Maralal.Alcuni volontari che parteci- parono alle missioni si sono attivati personalmente per rac- cogliere fondi rivelatisi preziosi (se il «turismo umanitario» dà questi frutti...perché no?). La Smom,nel suo intento di proporre un intervento globa- le di promozione e salvaguardia della salute, impegnando e- nergie e risorse, ha patrocinato la realizzazione di quest’ope- ra, volta a garantire l’accesso libero e gratuito a un bene pre- zioso e indispensabile. Ne beneficeranno circa 10 mila persone.L’opera non sarebbe stata comunque possibile sen- za l’aiuto esterno di singoli e associazioni, che hanno pronta- menteaderitoall’appellodella Smom.Per questo ringrazio:la parrocchia S. Giovanni Gemini (AG), don Salvatore e collabo- ratori; le associazioni «Carta Vetrata» di Cammarata (AG) e «I- tinerari» di Telgate (BG); il gruppo «Amici di Villabalzana»(VI); unadonatriceanonimadi ReggioEmilia;padreAlexMoreschi. Tralascio volentieri ulteriori commenti sul «turismo umani- tario» e resto in attesa che qualcuno individui, nel lavoro so- pra descritto, intenti «narcisistici e autoreferenziali» o,peggio ancora, una testa di ponte per introdurre «un inutile quanto dannoso e nuovo colonialismo di tipo economico». Nel frattempo sarebbe auspicabile una maggiore pruden- za nei giudizi e una rinnovata coscienza che promuova una reale solidarietà fra gli operatori umanitari a unico beneficio dei destinatari del nostro servizio. Saluti fraterni. Dott.MassimoFugazza G razie,padre,per avermi passato la lettera del dott.Fugaz- za. Chi fa, è spesso esposto alle critiche. Non ricordo chi sia il dott. Fugazza e se l’ho incontrato da qualchepartenon lo ricordo.Lavoro inAfricadal 1987e soco- me vanno queste cose,ma non volevo certo irretire nessuno anzi semmai ringraziarlo, insieme a quei gruppi elencati nella lettera, per ciò che fanno in Africa. Il mio era un pensiero ben condiviso dal gruppo di cui faccio parte e dunque rivolto so- lo a noi stessi.Mi spiace per questomalinteso:non era assolu- tamentemia intenzione coinvolgere altri emi scuso sin d’ora senonèstatoafferrato il concetto. Sono inpartenzaper ilGha- na... Le farò avere la risposta condivisa dall’ApaOnlus. Dott.DinoAzzalin Studio dentistico della Smom a Likoni. A LTRI DENTISTI IN K ENYA
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