Missioni Consolata - Maggio 2008

64 MC MAGGIO 2008 TURCHIA immobile o pagare ratemensili. La maggior parte di noi non ha i servizi essenziali, vive in condizioni di pura sussistenza ed è impensabile chie- derci dei soldi.Voglionomandarci via ma noi non ce ne andremo, la mia fa- miglia vive qui da generazioni, non me ne andròmai. Sono turco e amo questo paese,ma in questa situazio- nemi sento rom». Il primo round di demolizioni ri- guarda 620 immobili di proprietà e 432 immobili in affitto, i terreni diven- tano proprietà statale. In ogni immo- bile vivono dalle due alle dieci fami- glie, considerando che le condizioni di povertà costringono spesso più nuclei famigliari a una convivenza forzata. I 620 immobili verranno de- moliti e ricostruiti, i proprietari posso- no decidere se andarsene e ricevere una compensazione calcolata su 500 lire turche al metro quadro, accon- tentandosi di un totale che varia dal- le 7.000 alle 25.000 lire turche a se- conda delle dimensioni dell’immobi- le, oppure possono acquistare il nuovo immobile a prezzi agevolati e con, a detta delle autorità, numerose facilitazioni. Il comune ha già ricevuto 314 richieste per comprare i nuovi immobili, solo 8 di queste sono state avanzate da famiglie rom. Il prezzo dei nuovi immobili è il triplo e spesso il quadruplo della compensazione. Gli affittuari dei 432 immobili da demolire saranno invece dislocati in appartamenti di periferia dove le rate mensili sono comunque troppo alte. «Il piano sta procedendomolto ve- locemente - spiega Asli Kiyak, archi- tetto e attivista di Human Settlement Association e Sulukule Platform -, sia- mo in tribunale ogni giorno per con- testare il modo di procedere del Co- mune che non rispetta i diritti dei re- sidenti e demolisce edifici storici senza autorizzazioni dal Ministero dei beni culturali. Le persone sono state convocate singolarmente per colloqui con i responsabili della mu- nicipalità, per evitare che si creassero gruppi o comitati di solidarietà. La stampa è stata usata per far vedere che il Comune stava definendo il pro- getto insieme ai residenti,ma in realtà è stata un’operazione propa- Scritte su unmuro di Sulukule (an- che i rom fanno il serviziomilitare). Sotto: il centro culturale e ricreativo della «Sulukule Platform».

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